Masi Torello, occasione d’oro col fanalino. Equilibrio tra Gambettola e Sant’Agostino
Eccellenza: in trasferta i ramarri fin qui hanno faticato di più, ma partono dal vantaggio di avere la coppa gol Brito-Gherlinzoni

Da una romagnola all’altra per il Sant’Agostino. Dopo il pareggio rocambolesco in casa con il Russi, i ramarri (ore 14.30) saranno di scena a Gambettola, nel Forlivese. Nel turno precedente hanno strappato un punto in trasferta al Diegaro e precedono la formazione guidata da Oscar Cavallari di tre punti. Occupa il quarto posto, quindi un successo esterno consentirebbe di agguantare il Gambettola. In formato esportazione il Sant’Agostino non rende al meglio, però bisogna aggiungere che nell’ultima trasferta, ad Argelato con il Bentivoglio, era riuscita a ottenere la prima vittoria, infrangendo il tabù stagionale. Il Gambettola è squadra solida, che si difende bene, il Sant’Agostino ha l’apriscatole difensivo nella coppia Brito-Gherlinzoni, che stanno segnando con regolarità, soprattutto il brasiliano, un centravanti che si sta rivelando un acquisto azzeccato, pescato nel Veneto con fiuto calcistico dal direttore sportivo Secchieroli. E’ una partita che rappresenta al contempo una prova di maturità: se vuole ambire a salire in classifica nei quartieri alti deve cominciare a fare punti con continuità anche in trasferta, mentre in casa il Sant’Agostino è una macchina da guerra, ha lasciato le briciole agli avversari. Domenica contro il quotato Russi ha visto sfumare il successo al fotofinish su calcio di rigore trasformato da Salomone, il capocannoniere dello scorso campionato. L’altro capocannoniere della scorsa stagione, ex aequo, Cazzadore, è ancora fermo ai box per i postumi di uno stiramento (il secondo stagionale), che ne sta condizionando il campionato e con pesanti ricadute per il Masi Torello Voghiera, scivolato al terz’ultimo posto. La classifica comincia a farsi pericolosa: in estate si accarezzavano sogni di gloria, la realtà attuale è ben diversa. Bisogna guardarsi alle spalle e soprattutto fare punti. Al "Villani" arriva il Bentivoglio, squadra con la quale Simone Galletti aveva vinto il campionato di Promozione e salvato la categoria. Galletti ritrova quindi il suo passato, ma non può permettersi di indulgere alla nostalgia. "Ci servono punti – delinea la cruda realtà il direttore generale Graziano Quarella – Riceviamo l’ultima in classifica, ma non siamo certo in vena di regali. Dovremo avere più fame dei bolognesi e andare in campo con il coltello tra i denti". Riguardo al ko per 5-2 sull’Appennino con il Sasso Marconi, Quarella non fa drammi: "Non fa testo quella partita, sia perché eravamo rimaneggiati sia perché avevano di fronte alla corazzata. Non per niente a Sasso Marconi hanno perso tutti". Nel Masi rientra dalla squalifica Molossi, ancora indisponibili Cazzadore ed Erik Quarella.
Franco Vanini
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