Massese Pisciotta continua a perdere pezzi: "Ma andiamo a Perignano per vincere"
Il portiere Mariani fuori per due settimane. Il tecnico non fa drammi: "Andrà in campo una formazione degna della maglia che indossa"

Il tecnico Massimiliano Pisciotta
E’ arrivata l’ufficialità della defezione del portiere Alessio Mariani che starà fuori almeno per un paio di settimane per una frattura alla falange della mano. Alla lunga serie di assenti (Mariani, Mapelli, Andrei, Bertipagani, Cecilia, Nannipieri, Vignali) bisogna aggiungere due giocatori in forse: Ferrara, sempre alle prese con un’infiammazione del nervo sciatico, e Favret, bloccato dall’influenza. Nonostante tutto non si piange addosso Massimiliano Pisciotta, tecnico della Massese.
"Non mi sono mai lamentato delle assenze e non lo faccio neanche adesso. Ho sempre la possibilità di mettere in campo una squadra degna della maglia che indossa e questo mi basta. Andremo a Perignano a fare la nostra partita come abbiamo sempre fatto. Io devo ringraziare questi ragazzi per la dedizione e lo spirito di sacrificio che ci mettono. Domenica scorsa c’erano 5/6 giocatori che non dovevano neanche scendere in campo e posso far loro soltanto i complimenti. A fine partita contro il Pontebuggianese c’era gente sdraiata a terra esausta perché non ce la faceva più. Innegabilmente c’è stato qualche problema fisico perché tanti giocatori in settimana non si erano allenati".
Domani la Massese affronterà un Perignano che nonostante la sua classifica a nomi continua a far paura. "La loro è una squadra costruita per stare nei primi posti. Dispongono di un mister e di giocatori che hanno vinto campionati. Come noi hanno commesso degli sbagli ma sono convinto che se potessero ricominciare il campionato ne farebbero tesoro e sarebbero in ben altra posizione". Per Pisciotta questa sarà l’ultima domenica in tribuna. "Rimango amareggiato perché per aver chiesto all’arbitro perché mi cacciava il capitano sono rimasto fuori 6 giornate. Mourinho per frasi razziste ne ha prese quattro. Nella mia carriera avevo preso soltanto un’altra espulsione dieci anni fa a Quarrata per aver provato ad accelerare una rimessa. Credo che non si debba mai dimenticare che gli artefici in campo sono i giocatori; sono loro i protagonisti che la gente viene a vedere, non chi allena o chi fischia. Mi è dispiaciuto restare fuori perché con la squadra siamo cresciuti insieme ed i ragazzi hanno bisogno del proprio tecnico in panchina".
Gianluca Bondielli
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