Mesola, camp e giovanili: "Vogliamo ampliare il vivaio"

Il primo anno è stato un successo e il presidente Modena non arretra "L’obiettivo è creare ragazzi pronti anche per la prima squadra".

di CLAUDIO CASTAGNOLI
30 giugno 2025
Alla prima edizione del Camp targato Mesola hanno preso parte 45 ragazzi

Alla prima edizione del Camp targato Mesola hanno preso parte 45 ragazzi

Il Mesola calcio, reduce dalla promozione in Eccellenza, pensa ai giovani ed ha organizzato un Camp all’insegna dello sport, della crescita e dell’inclusione al quale hanno preso parte 45 ragazzi, conclusosi in questi giorni. "E’ stato un successo il nostro primo camp – dice il presidente Massimo Modena – organizzato sotto la gestione della Lombo Academy School, un’esperienza che ha rappresentato un importante punto di partenza per il nostro nuovo percorso. Col creatore dell’accademia Andrea Lombardo e il presidente Diego Cignani, abbiamo potuto costruire un progetto ambizioso e ben strutturato. La parte logistica e promozionale è stata seguita da mister Giovanni De Conte, mentre la direzione tecnica è stata affidata a mister Andrea Orrù, coadiuvato dalla coach Costanza Nicola e da mister Sandro Bonfiglioli. Il Mesola in tutto il suo staff, nella persona di Davide Marchetti, responsabile del settore giovanile, sta puntando sempre di più sul suo settore giovanile, programmando nei minimi dettagli la stagione sportiva 2025/2026. L’obbiettivo – prosegue il numero uno del Mesola – è coinvolgere i ragazzi e far rispettare e amare lo sport, ma anche preparare le nuove leve ad approdare in prima squadra. Basti pensare che già nella stagione scorsa anche i professionisti come Spal e Ravenna si sono avvicinati ai nostri giovani". La società calcistica mesolana ha voluto trasformare il campo da calcio in qualcosa di più di un semplice spazio di gioco, facendolo diventare un luogo di apprendimento, crescita, socializzazione e benessere. Con soddisfazione dicono che gli obiettivi prefissati sono stati pienamente raggiunti, come il promuovere la socialità e il lavoro di squadra, creando un ambiente in cui i giovani calciatori potessero imparare a collaborare, rispettare compagni e avversari, e gestire i conflitti in modo costruttivo. Sviluppare le capacità motorie, cognitive e fisiche, utilizzando il calcio come strumento educativo e integrando le esercitazioni tecniche con attività di problem solving e trasmettere valori fondamentali come la disciplina, la perseveranza, la gestione delle emozioni e il rispetto delle regole.

c. c.

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