Montevarchi, stesso copione. Un cinico Livorno passa

Tanto cuore e troppe assenze per Calori coi labronici che non perdonano. Intanto la società rossoblù annuncia un intervento massiccio sul mercato.

di Redazione Sport
27 novembre 2023

Montevarchi, stesso copione. Un cinico Livorno passa

montevarchi

0

livorno

2

AQUILA MONTEVARCHI (3-4-1-2): Spurio; Stefoni (42’ s.t. Conti), Francalanci, Lucatuorto; Virgillito (48’ s.t. Giusti), Pardera, Muscas, Lischi (9’ s.t. Benucci); Lorenzini (15’ s.t. Boncompagni); Priore, Boiga (42’ s.t. Cheddira). All. Calori.

LIVORNO 1915 (3-5-2): Albieri; Ronchi, Brenna, Savshak; Curcio, Tanasa (48’ s.t. Nizzoli), Bellini, Nardi, Camara (17’ s.t. Menga); Cesarini (12’ s.t. Mutton), Giordani (28’ s.t. Sabattini). All. Favarin.

Arbitro: Castellano di Nichelino. Assistenti: TroinaPizzonia.

Reti: 39’ pt Cesarini; 30’ st Bellini.

Note: spettatori paganti 892, compresi 247 abbonati e 221 tifosi ospiti. Angoli 3-0. Ammoniti: Priore, Pardera, Boncompagni e Albieri. Recupero 1’ e 5’.

MONTEVARCHI – Cinico e pratico un Livorno "operaio", a dispetto della rosa dal tasso tecnico elevato, sfrutta al meglio due dei tre tiri in porta prodotti in un’intera partita e acuisce la crisi di risultati di un Montevarchi al solito generoso ma inesorabilmente spuntato. Passano così al Brilli Peri anche i labronici del pragmatico Giancarlo Favarin, vecchia volpe del calcio tra C e D, che non fanno innamorare per il bel gioco come la Pianese ma incartano tre punti d’oro in chiave promozione. Di contro l’Aquila resta al sestultimo posto e rimpiange soprattutto la sciagurata sconfitta subita nel turno precedente a Forte dei Marmi.

A fine partita, il vicepresidente Ferdinando Neri ha ribadito che, come sempre, la società è presente e, alla riapertura delle liste d’inizio dicembre, interverrà sul mercato per risalire la corrente. Non è in discussione, invece, Simone Calori che anche ieri doveva fare i conti con un organico decimato dalle assenze per infortuni vecchi o recenti.

E, legittimamente, l’allenatore ha rivendicato la buona prova dei suoi ragazzi nella prima frazione, di fronte ad un avversario che badava al sodo. Soprattutto in difesa dove la prestanza fisica dei vari Ronchi, Brenna e dell’ucraino-irlandese Savshak ha fatto la differenza annullando di fatto gli attaccanti Priore e Boiga. Bello, nel pomeriggio freddo e tuttavia soleggiato, il colpo d’occhio del Comunale con le due curve pavesate a festa e quasi 900 spettatori sugli spalti, un po’ meno di quelli preventivati. Partono bene i valdarnesi che nel quarto d’ora iniziale chiedono invano due calci di rigore all’incerto e Castellano di Nichelino per altrettanti ruvidi interventi su Lorenzini e Stefoni.

Alle soglie dell’intervallo l’equilibrio si spezza. Sornione il Livorno sfrutta al 39’ un disimpegno maldestro e in orizzontale di Francalanci. Bellini innesca Giordani e sulla botta secca dell’ex Spurio respinge corto ma l’esperto Cesarini non perdona. Si ferma sempre ai sedici metri l’azione degli aquilotti e gli amaranto si limitano a contenere e rilanciare grazie all’ispirato Nardi. Il raddoppio è la fotocopia dell’1-0. Stavolta fa tutto Bellini che alla mezzora della ripresa conclude di destro e deposita in rete la ribattuta poco efficace del portiere rossoblù.

Giustino Bonci

Continua a leggere tutte le notizie di sport su