Operazione aggancio. La Carrarese di Dal Canto tasta il polso al Pescara : "Faremo la nostra partita»

Il tecnico non cambierà impianto di gioco contro il modulo super offensivo di Zeman

di GIANLUCA BONDIELLI -
4 novembre 2023

La Carrarese cercherà domenica l’aggancio al Pescara in un match dai tanti temi tra i quali la sfida in panchina di Dal Canto a Zeman.

Mister, cambierete il vostro approccio contro il 4-3-3 super offensivo di Zeman?

"Incontreremo una buonissima squadra, un allenatore che ha fatto la storia del calcio italiano e sarà un bel banco di prova. Detto questo tenteremo di fare la nostra partita senza snaturarci. Non ne vedo il motivo. Sappiamo che sono bravi ma sappiamo anche le nostre qualità. Per il nostro modo di stare in campo abbiamo più fluidità sugli esterni e meno densità davanti quindi per arrivarci dobbiamo fare cose diverse da chi gioca con tre punte".

Potrebbe bastare un prova come quella di Cesena o servirà di più?

"Serve il risultato. Le prestazioni secondo me in generale le abbiamo sempre fatte di un buon livello. Non siamo il Brasile ma abbiamo fatto quasi sempre delle buone partite. Ogni tanto perdiamo per degli episodi, ogni tanto per qualcosa che non va, ogni tanto dobbiamo fare a meno di perdere".

A Cesena i rischi maggiori sono arrivati in ripartenza. Bisognerà rimanere più compatti e sbilanciarsi meno?

"A Cesena 2 delle 4 occasioni subite nel primo tempo sono da scartare perché erano in fuorigioco. Le abbiamo riviste dalla telecamera dall’alto. Abbiamo tentato di essere estremamente offensivi giocando tanto nella metà campo loro e questo quando perdi palla aumenta lo spazio dietro alle spalle per chi va ad attaccare. Tenteremo di stare più attenti per dove possiamo metterci una pezza. Abbiamo lavorato su quello che abbiamo fatto meno bene".

Si sente in discussione?

"Mi sento sempre in discussione, fa parte del mio lavoro. Penso di essere una persona che ha sempre mantenuto grande equilibrio sia quando le cose andavano bene sia quando andavano male. Quando ho scelto questo mestiere sapevo che quando non si fa risultato il primo che prende una pedata nel sedere è l’allenatore. Non è una cosa che mi leva il sonno perché faccio le cose al meglio delle mie possibilità sperando che i risultati mi diano ragione. Capisco che i tifosi per la campagna acquisti che abbiamo fatto si aspettassero di più. E’ normale. Dobbiamo tentare di trovare un po’ di continuità nei risultati, che a differenza delle prestazioni sono altalenanti, se vogliamo fare un campionato diverso. Dopo 11 giornate, comunque, non è tutto finito. L’anno scorso la serie di 13 risultati utili, frutto di bravura e anche di un pizzico di fortuna, è arrivata dopo un percorso fatto".

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