Pontedera, una grande vittoria con dedica. Prodezza e cuore, Selleri stende la Juventus
L’attaccante segna e ricorda le persone che hanno subito danni da questa ondata di maltempo. E Canzi si gode un bel successo

Pontedera, una grande vittoria con dedica. Prodezza e cuore, Selleri stende la Juventus
Il quinto risultato utile di fila (tre vittorie e due pari) con ben quattro gare chiuse senza subire gol, è la conferma che il Pontedera è sulla strada giusta e che il lavoro di Canzi & Co sta dando i suoi frutti. Questo 1-0 alla Juventus Next Gen, oltre a confermare la tradizione positiva contro i baby bianconeri (sette gare: 4 vinte e 3 pareggiate), fa compiere ai granata un altri bel balzo in avanti in classifica, ora ben più meritevole rispetto a qualche domenica fa. Tutto ciò nonostante un imprevisto virus influenzale che sabato notte ha messo out Guidi, uno dei due assenti insieme all’infortunato Nicastro. Assenze che hanno favorito gli inserimenti rispettivamente di Calvani e di Selleri. Quest’ultimo, al debutto da titolare – i primi minuti li aveva giocati entrando a Lucca al posto di Nicastro – è stato abile a sfruttare il lancio di Espeche e, in scivolata, ad infilare Daffara in uscita. La sua posizione però è sembrata ben al di là dei difensori juventini e questo ha scatenato nervosismo nella panchina ospite, pagata qualche minuto dopo con l’espulsione del tecnico Brambilla e di un suo collaboratore.
Il vantaggio tuttavia non ha spianato la strada ad una gara in discesa e alla fine resterà l’episodio decisivo del match. Daffara non si è mai dovuto esibire oltre la norma, mentre Stancampiano ha dovuto compiere un intervento decisivo sullo sgusciante Hasa penetrato in area granata (38’). Con l’ingresso di Anghelé per Palumbo la Juve nella ripresa si è presentata con un più offensivo 3-4-3 per provare la rimonta, ma, nonostante un maggior possesso di palla, solo nel quarto d’ora finale i baby bianconeri son riusciti ad impensierire Stancampiano, che ha sempre risposto presente. Prima deviando una conclusione ravvicinata di Poli già "sporcata" dai difensori granata (41’), e, soprattutto, allo scadere, mettendo in angolo una punizione insidiosa di Muharemovic.
Stefano Lemmi
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