Porta blindata, davanti si fatica
Se prendessimo in esame i numeri (esercizio che va sempre fatto, nel bene e nel male) e magari li confrontassimo pure con la partenza falsa di un anno fa, beh, non ci sarebbe nulla da dire. Gli 11 punti in 5 partite sono frutto, soprattutto, di quel che è sempre mancato nella precedente gestione: la solidità difensiva e la sua continuità.
Riccardo Gagno ha chiuso la porta in 3 gare su 5, come ampiamente dimostrato anche nell’ultima uscita contro il Lecco e, in generale, il Modena ha incassato appena due reti (Cosenza e FeralpiSalò). Sempre sabato, nella confusione di un primo tempo mal giocato, i canarini sono riusciti a non subire, anche con un pizzico di fortuna ma tanto è bastato per poi prendere coraggio nei secondi 45 minuti.
Ora, pur essendo all’inizio e avendo ancora poche dimostrazioni delle quali parlare, appare altresì giusto ricordare che il cinismo e il pragmatismo delle prime tre giornate si è un pochino offuscato. Niente che debba far preoccupare Bianco, ma a ripensare alle pochissime occasioni di Piacenza e a quelle sciupate da Tremolada e Bonfanti con il Lecco, il rammarico non può che crescere. Il tecnico, a sua volta, ci ha provato coi cambi e anche questi rappresentano un tema di dibattito.
Falcinelli e Giovannini sono rimasti a guardare, mentre a Piacenza (differentemente) erano stati impiegati. È toccato ad Abiuso e allo squalo, con Manconi che ormai, possiamo dirlo senza troppi timori di smentita, è l’unico certo di una maglia lì davanti.
Il passaggio alla difesa a 3, poi, valorizza le qualità di Guiebre e anche questo non è argomento da poco. Le titubanze difensive dell’ex Reggiana nel sistema a 4 sono emerse nuovamente, fanno parte del percorso ed è stato detto, ma sono state tiubanze che potevano costare caro, in un contesto, come detto, nel quale i non brillanti sono stati anche altri. SudTirol, Venezia e Palermo nelle prossime tre sono esami molto affascinanti e probanti. Verrebbe quasi da pensare che sono perfetti per testare il Modena che ha lasciato un po’ di amaro in bocca ai presenti lo scorso sabato. Perché le ambizioni hanno bisogno di essere alimentate e gli scontri diretti sono l’appuntamento che serve. Poi, sempre tornando all’importanza dei numeri, il Modena è al terzo posto assieme al Catanzaro a tre punti dalla prima, con una partita in meno giocata rispetto al Parma primo e al Venezia, attualmente secondo e avversario dei canarini nella partita di sabato prossimo.
Alessandro Troncone
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