Prato, così c’è da soffrire. Bisogna cambiare rotta

La pazienza dei tifosi dopo il ko con la Pistoiese è terminata. Domenica scontro diretto sul campo del Sangiuliano: servono punti per evitare il tracollo.

di Redazione Sport
17 novembre 2023

Prato, così c’è da soffrire. Bisogna cambiare rotta

La luna di miele sembra ormai agli sgoccioli. Per non dire che è finita. La pazienza dei tifosi del Prato, dopo il ko abbastanza eclatante incassato nel derby casalingo contro la Pistoiese, è terminata. Ne è stata una riprova la contestazione andata in scena a fine partita, con tanti tifosi che hanno manifestato il loro sdegno nei confronti della squadra e della società per l’ennesima stagione priva di risultati soddisfacenti (almeno per il momento), con tanto di colloquio chiarificatore fra alcuni rappresentanti dei gruppi del tifo organizzato e il presidente Stefano Commini. La situazione è decisamente negativa. Il Prato è ancora bloccato a quota 12 punti al pari del Sangiuliano City, al sestultimo posto, in piena lotta per evitare i play out. Alle sue spalle il Sant’Angelo con 11 punti, il Mezzolara a quota 10, Borgo San Donnino e Progresso a quota 9 e il fanalino di coda Certaldo a 6 punti. Da segnalare che il Prato ha già perso sia col Certaldo che col Mezzolara e ha collezionato 3 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte in 11 giornate disputate, con 15 gol fatti, 14 gol subiti (una delle peggiori difese del raggruppamento).

Qualcosa insomma non quadra e non sta quadrando. Fra gli errori, a carte viste (opinione di chi scrive ovviamente) c’è anche il fatto che la squadra non è stata costruita inizialmente per il modulo adottato da mister Novelli, il 4-3-3. O meglio, le quote da schierare in campo si trovano per forza di cose in difesa o in attacco. Non ci sono giovani centrocampisti. Di conseguenza, a meno di non voler schierare portiere e tre difensori in quota, gioco forza i "tre tenori" del reparto offensivo, Tedesco, Addiego Mobilio e Marangon, difficilmente potranno giocare tutti assieme. La soluzione potrebbe essere un cambio tattico, certo, magari passando al 4-2-3-1, oppure il pronto ricorso al mercato, non appena riaprirà la finestra invernale (al netto di eventuali occasioni fra gli svincolati). Ma intanto c’è ancora da soffrire e da provare a rimettere in carreggiata la barca, prima che affondi del tutto. Magari già a partire dalla prossima trasferta sul campo del Sangiuliano City, a tutti gli effetti uno scontro diretto per evitare i play out in questo momento.

Leonardo Montaleni

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