Pregi e difetti della Maceratese: "Le manca la cattiveria agonistica"
Il tecnico Mancini ha visto la gara a Urbino: "Altre volte i biancorossi mi sono piaciuti, domenica no"

Federico Gagliardini, portiere della Maceratese (foto Calavita)
"Forse in questa categoria alla Maceratese manca quella cattiveria agonistica, che per esempio aveva la Civitanovese lo scorso anno, capace di far vincere quelle gare sporche". È quanto dice Marcello Mancini, presidente dell’Associazione italiana allenatori calcio (Aiac Onlus), che domenica ha commentato su Tvrs la partita persa dai biancorossi a Urbino. "Non è stata una gara bellissima, nel primo tempo – aggiunge – sembrava che le squadre giocassero a non prendere gol, nella ripresa mi è sembrato vedere l’Urbino con un atteggiamento diverso, quello di chi vuole cercare la vittoria". La partita sembrava però incanalata sullo 0-0. "Sì, il risultato è stato deciso da un episodio che ha fatto saltare il banco. In quella occasione nessun biancorosso ha seguito l’inserimento del centrocampista che ha poi piazzato la palla del vantaggio".
Mancini si sofferma sulla Maceratese che ha visto anche in altre occasioni. "È una formazione – osserva – con una propria identità, che ha come dogma il possesso della palla da cui cerca di sviluppare il gioco. Ma domenica i biancorossi non mi sono piaciuti a differenza delle volte precedenti. Ho notato a bordo campo un Possanzini arrabbiato, probabilmente ha visto la sua squadra meno performante". Può essere stato bravo l’Urbino a non avere permesso ai biancorossi di sviluppare trame efficaci. "I padroni di casa appena prendevano palla e ribaltavano l’azione avendo tre attaccanti rapidi e tecnici".
Per la vittoria finale è una lotta a due, ma potrebbe anche inserirsi una terza pretendente. "Tutto può essere considerando che sono a disposizione ancora 21 punti, però ritengo che possa essere un discorso tra K Sport Montecchio Gallo e Maceratese". Possanzini non può contare su Nasic e da tanto tempo su Albanesi. "Vero, però Monteiro ha una buona visione di gioco, piedi dolci e utili per la costruzione dal basso, non è tanto la mancanza di quello o quell’altro, ma, ripeto, per me la Maceratese non ha quella cattiveria agonistica che ti permette di vincere le gare sporche". Domenica la Maceratese riceverà il Fabriano Cerreto, una gara determinante. "La Maceratese - conclude Mancini - è attesa da sette finali in cui deve vincere sempre, gli altri possono permettersi un mezzo passo falso a differenza dei biancorossi".
Il Fabriano Cerreto è una formazione in crescita e per questa importante gara l’allenatore Possanzini non potrà contare sul difensore centrale Lucero che deve osservare un turno di squalifica.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su