Pro Patria retrocessa in Serie D: riflessioni e futuro incerto per il club

La Pro Patria retrocede in Serie D dopo la sconfitta contro la Pro Vercelli. Turotti si assume le responsabilità.

di LUCA DI FALCO
19 maggio 2025
Sandro Turotti, ds della Pro Patria

Sandro Turotti, ds della Pro Patria

BUSTO ARSIZIO (Varese)Nel day after di Vercelli regna l’amarezza. La Pro Patria è stata costretta a dire addio alla Serie C, condannata da Alessandro Romairone, figlio d’arte: suo padre Giancarlo, anche lui attaccante, è stato un ’tigrotto’. Ripartire dalla Serie D permetterà alla Pro Patria di essere considerata una delle favorite della prossima stagione. Nobile decaduta, ma pur sempre favorita. A meno che il club non tenti la strada del ripescaggio. Ora, però, è il tempo delle riflessioni dopo la doccia fredda di sabato. Nella consapevolezza che oggi fare calcio non è semplice, men che meno nelle serie ’minori’. Ed ebbe ragione il direttore sportivo Sandro Turotti a dire, dopo la pandemia, che i veri ‘top player’ sono i presidenti. Patrizia Testa per la sua Pro Patria ha fatto sempre tutto da sola e trutto il possibile. Ha resistito fino a dicembre, quando ha dovuto cedere il 49% del club.

Dopo la disfatta del ’Silvio Piola’ contro la Pro Vercelli, Turotti si è preso tutte le responsabilità, senza però svelare se rimarrà o meno nell’organigramma dei biancoblù: "Una brutta stagione, anche la sconfitta nel ritorno del playout è stata lo specchio della nostra stagione – ammette –. Quando retrocedi e non fai gol, non è che puoi prendertela con gli arbitri o gli avversari. Mi dispiace tantissimo, sono arrivato alla Pro Patria e siamo andati in C, finire in D dopo 9 anni che sono a Busto Arsizio rammarica molto: è un dispiacere non soltanto a livello professionale, ma anche di cuore. C’è una doppia amarezza. Adesso saremo nei dilettanti, ci saranno dei passaggi che spettano alla società". "Le colpe? Ce ne sono tante – conclude Turotti –: io sono il direttore sportivo e le colpe maggiori sono le mie, non mi tiro indietro in queste cose. Non parlo mai quando si vince, vengo in conferenza stampa quando si perde".

Luca Di Falco

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