Prossima sfida e lotta in vetta Parola di Rea: "Gara incerta, ma il Forlì gioca meglio di tutti"
Domenica nel match del Morgagni con la Cittadella Vis Modena saranno in campo molti giocatori assistiti dal noto ex calciatore

Angelo Rea, già apprezzato calciatore del Cesena ma anche del Messina in serie A e, fra le altre, del Sassuolo, ora fa ‘gol’ da procuratore con la Rs Management
Da una parte Sbardella, Rossi e Farinelli, dall’altra Fontana, Bertani e Sala. Cos’hanno in comune? Sono tutti giocatori gestiti dall’agenzia Rs Management, di cui è titolare il 42enne Angelo Rea, già coriaceo difensore in serie A e B – ha vestito le maglie tra le altre di Cesena, Messina, Sassuolo e Varese – nonché oggi rampante procuratore sportivo. Per lui Forlì-Cittadella Vis Modena, in onda domenica sugli schermi del ‘Morgagni’, avrà il sapore della sfida in famiglia.
Rea, una sfilza di giocatori della sua scuderia di fronte in un match di grande valenza.
"Forlì e Cittadella sono società con cui la mia agenzia ha lavorato tanto e il fatto che nelle due compagini siano presenti ben sei dei miei assistiti è per me motivo di soddisfazione. Si tratta di giocatori forti che si sfideranno in una bella partita, difficile per entrambe, alla quale con ogni probabilità non mancherò".
Parliamo dei tre elementi in forza alla co-capolista e ad oggi protagonisti della cavalcata biancorossa: se li aspettava così performanti?
"Su Rossi e Sbardella non avevo dubbi. Il primo in D è una mezzala top, che ha fatto benissimo con Mezzolara e Carpi e sul quale hanno già preso informazioni club di alto bordo per la prossima stagione; il secondo è una certezza e ha alle spalle diversi campionati vinti. Quanto a Farinelli, se gli scatta la molla giusta ambirà a categorie superiori".
Dall’altro lato della barricata, c’è una Cittadella Vis Modena al di sotto delle aspettative.
"Il direttore dell’area tecnica Alberto Biagini ha costruito una squadra con grandi nomi, specie nel reparto avanzato, per disputare un buon campionato, ma qualcosa evidentemente non ha funzionato tanto è vero che c’è stato il cambio in panchina. Con l’arrivo di Gori, tecnico molto preparato, la Cittadella ha dato segnali di ripresa e sono convinto che finirà in crescendo, a ridosso dei playoff".
Avrebbe mai pensato, invece, di trovare il Forlì in cima alla classifica, quando mancano 11 giornate al termine?
"Onestamente no. Certo, i direttori Protti e Mariani hanno allestito una squadra per un campionato da protagonisti, scegliendo un allenatore top – lo ha dimostrato a Corticella –, perché è fattuale che il Forlì gioca il miglior calcio del girone, ma da qui a pensare al primo posto ce ne passa. Complimenti anche al Ravenna, che con Marchionni sta viaggiando a ritmi forsennati. Peraltro i giallorossi hanno ingaggiato negli ultimi giorni un attaccante classe 2004 molto interessante: un nazionale burkinabè, svincolatosi dal Sakaryaspor, club della serie B turca".
Ergo corsa a due per il primo posto?
"Nella maniera più assoluta. Sono le più forti".
Crede che si deciderà tutto nello scontro diretto del 23 marzo al Morgagni o bisognerà guardarsi da ‘trappole’ disseminate lungo il percorso?
"Il big match sarà importante, ma non decisivo. Occhio invece alle partite apparentemente abbordabili perché scivolare sulla classica buccia di banana è un attimo. Detto ciò, vincerà il campionato chi commetterà meno errori".
La favorita di Angelo Rea?
"Prevedo un testa a testa serrato: hanno entrambe il 50% di possibilità di farcela".
Su un’ipotetica schedina, invece, che segno si giocherebbe per Forlì-Cittadella?
"Sarebbe persino banale puntare sul Forlì vincente e comunque ritengo che sarà una partita più incerta di quanto non dica la classifica. Io però i pronostici non li azzecco mai".
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