"Questo Forlì può diventare grande". Saporetti, Sbardella e Menarini sono pronti
Presentati ieri tre rinforzi. Il ds Protti: "Con Miramari si è visto subito qualcosa di nuovo". Cerca ancora una punta. E non solo
C’è chi non ha resistito al richiamo di casa, chi vuole aprire nuovi fronti di battaglia e chi insegue la definitiva consacrazione oltre le Colonne d’Ercole della propria comfort zone. Ecco a voi Lorenzo Saporetti, Luca Sbardella e Francesco Menarini, neoacquisti del Forlì targato Alessandro Miramari, presentati ieri nel ventre del ‘Morgagni’.
"È stata una trattativa-lampo, perché frutto della voglia di entrambe le parti di legarsi. Facile scegliere Forlì", ha esordito Saporetti. Già, perché il Cittadone ha visto i natali del centrale difensivo ex Pro Patria ("anche questo ha influito nella mia decisione"), che si rimette in gioco nel ‘mare magno’ dei dilettanti, dopo lunghi anni in cui ha mangiato pane e serie C. "L’ultima volta che ho giocato in D risale alla stagione 2015/16 con il Parma. Certo, da allora è cambiato tanto, ma basta vedere il livello dei nostri allenamenti per rendersi conto che il confine tra le due categorie è molto sottile".
Spazio poi a Luca Sbardella. Sguardo severo, barba ben levigata e dialettica asciutta, il difensore capitolino, giunto dalla Sambenedettese, si rivede nell’identikit che di lui ha tracciato il suo procuratore: "Sì, sono un marcatore arcigno, cattivo ed esplosivo. Come mi trovo? Le vibrazioni sono positive. Ci stiamo conoscendo e lavoriamo sodo. Sono fiducioso". Quanto all’impatto con mister Miramari: "È fautore di una nuova proposta, interessante e stimolante. Il suo modo di fare calcio si basa sui duelli e sul coraggio. Mi piace".
Ha chiuso la carrellata delle presentazioni Francesco Menarini, pretoriano del tecnico felsineo, che si è detto convinto della replicabilità del modello Corticella anche in una piazza importante: "Si può fare. I presupposti ci sono tutti". Il nuovo regista biancorosso rivela che "l’ambientamento prosegue benone" e confessa di aver scelto Forlì "anche per le ambizioni della società".
A margine della presentazione dei tre nuovi arrivati, sono intervenuti il direttore generale Matteo Mariani e il direttore sportivo Cristiano Protti. "Il Forlì, inteso come società, ha l’ambizione di provare a migliorare il risultato della passata stagione, già di per sè positivo tant’è vero che senza i controversi episodi extracalcistici saremmo entrati nei playoff – ha detto Mariani –. Siamo consci che non sarà affatto semplice perché ci sono tante realtà, alcune delle quali con disponibilità economiche importanti, che aspirano a vincere. Vogliamo diventare più credibili e solidi, in modo da trascinare i tifosi allo stadio. Abbiamo bisogno di loro". Anche lui mostra fiducia nella nuova strada intrapresa: "Sarà una bella battaglia, ma siamo convinti di poterci togliere delle soddisfazioni. In campo e fuori dal campo".
"Sono molto fiducioso – ha scandito Protti – perché già dopo le prime due uscite, contro squadre importanti del calibro di Cesena e Perugia, si è visto qualcosa di diverso. Che onestamente non mi aspettavo di vedere in così poco tempo". Nel mentre, prosegue la caccia al centravanti. "Siamo vigili, pronti a cogliere ogni opportunità che dovesse presentarsi. Essenziale non avere fretta onde scongiurare il rischio di sbagliare". Altri innesti? "Non lo escludo…". Protti ha infine rivendicato: "La rosa attuale annovera 7 ragazzi di Forlì, è un passo importante per la proprietà e i tifosi: non so quante volte sia successo…".
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