Qui arancioni. Occasione persa per la Pistoiese. Per puntare alla vetta serve di più
CALCIO Un pareggio, quello arrivato contro il Sant’Angelo, che per la Pistoiese ha più il ...
Un pareggio, quello arrivato contro il Sant’Angelo, che per la Pistoiese ha più il sapore di occasione persa che di un punto guadagnato, soprattutto alla luce dello stop subito dalla capolista Ravenna che non è andata oltre il pari contro il Certaldo. E dire che la partita si era messa nel migliore dei modi per gli arancioni che dopo appena tre minuti avevano trovato il vantaggio grazie ad un calcio di rigore realizzato da Trotta e l’impressione era che la squadra potesse farcela a portare a casa il risultato. Nella ripresa la Pistoiese si è abbassata troppo finendo per farsi schiacciare nella propria metà campo lasciando il gioco in mano al Sant’Angelo che alla fine ha trovato il pareggio. Va detto che gli avversari hanno avuto grandi meriti nel riuscire a ribaltare l’inerzia della partita facendola passare dalla loro parte ma la Pistoiese non è esente da colpe. La squadra, ancora una volta, ha palesato le solite difficoltà in fase offensiva che persistono da inizio anno e che per una squadra che punta a vincere il campionato rappresentano un grosso problema. La Pistoiese negli ultimi trenta metri non riesce quasi mai a rendersi pericolosa, di tiri in porta da parte degli attaccanti se ne vedono pochi e questo finisce per mettere in difficoltà i centrocampisti che non trovando sbocchi in avanti finiscono spesso per perdere il pallone o sono costretti ad affidarsi a lanci lunghi che non sortiscono risultati. E lo stesso vale per gli esterni. A questo va aggiunto che Luigi Consonni non può attingere dalla panchina per provare a cambiare faccia alla squadra o trovare soluzioni alternative perché la rosa è corta ed è composta in gran parte da giovani di belle speranze ai quali però non si può chiedere la luna. La Pistoiese ha 4 punti da recuperare alla prima della classe ma per farlo servono innesti di qualità. Oltre, ovviamente, a ritrovare tranquillità fuori dal campo.
Maurizio Innocenti
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