Ravenna D’Orsi e Guida assi di Coppa. Dominio giallorosso, finale a un passo

Successo senza troppi affanni, solo nel finale la squadra di Marchionni rischia qualcosa. Scintille per il colpo proibito di un avversario

di ROBERTO ROMIN
13 febbraio 2025
Successo senza troppi affanni, solo nel finale la squadra di Marchionni rischia qualcosa. Scintille per il colpo proibito di un avversario

Successo senza troppi affanni, solo nel finale la squadra di Marchionni rischia qualcosa. Scintille per il colpo proibito di un avversario

Ravenna 2Lavagnese 0

RAVENNA (5-3-2): Galassi; Crosariol (33’ st Milan), Mauthe (33’ st Onofri), Venturini (42’ st Busato), Agnelli (33’ st Esposito), D’Orsi; Calandrini, Guida, Mandorlini; Zagre, Di Renzo (27’ st Lordkipanidze). A disp.: Fresia, Rossetti, Rrapaj, Manuzzi. All. Marchionni.

LAVAGNESE (4-3-3): Gragnoli; Attuoni (40’ st Garibotto), Oneto, Berardi, Ghigliotti, Lupinacci (14’ st Ghio); Masini (17’ st Gabelli), Romanengo, Balan (11’ st Banfi); Marianelli, Lombardi (22’ st Pastorino). A disp.: Raspa, Pozzi, Ampese, Mantero. All. Roselli.

Arbitro: Rossini di Torino.

Reti: 43’ pt D’Orsi; 3’ st Guida.

Note – Spettatori paganti 1.024 (fra cui 64 ospiti), incasso 6.010 euro. Rec.: 0’ e 4’. Angoli 8-4. Ammoniti: Romanengo, Agnelli, Berardi, Banfi.

Il Ravenna supera la Lavagnese nella semifinale di andata della Coppa Italia e, in attesa del match di ritorno in programma fra due settimane, mette una bella ipoteca sull’accesso alla finale del 12 marzo. Come previsto, mister Marchionni attinge a piene mani al ‘Ravenna 2’. L’unico titolare è il difensore Venturini, spostato da ‘braccetto’ a centrale. Rispetto al campionato, il play (Guida) è ‘alto’, e gioca dietro l’inedita coppia d’attacco Zagre-Di Renzo. Per 40’ il dominio giallorosso è assoluto. Nemmeno un campo – more solito, anche quando cadono due gocce – ridotto ad un mezzo pantano, riesce a limitare il Ravenna. Supportato da D’Orsi sulla fascia mancina, il mattatore è Guida, che svaria su tutto il fronte offensivo, diventando spesso un attaccante aggiunto, ma sacrificandosi anche in copertura. La Lavagnese, in pratica, non esiste; per mezzora fatica clamorosamente anche solo a mettere in fila 3. L’intento è quello di salvare il risultato per giocarsi la qualificazione al ritorno, fra le mura amiche. Il Ravenna? Tanto predominio, certificato anche da 7 calci d’angolo, e altrettante mischie in area, ma, di tiri nello specchio della porta, nemmeno uno. Al 40’ gli animi si scaldano. Senza un apparente motivo, la punta ospite Marianelli spintona da tergo Agnelli, che finisce pancia a terra, proprio sotto la panchina giallorossa. L’arbitro non vede e si limita ad una ramanzina collettiva. Ma, 3’ più tardi il Ravenna passa in vantaggio.

La punizione di D’Orsi dai 20 metri sarebbe destinata alla correzione in rete di un compagno, ma nessuno ‘battezza’ la traiettoria, nemmeno i difensori ospiti, e la palla, rimbalzando nell’area piccola, finisce in rete. Nella ripresa non cambia il canovaccio. Salgono in cattedra Crosariol e Calandrini. Proprio il mediano forlivese disegna sulla... Lavagna un paio di geometrie degne di nota. Di Renzo ne raccoglie una, e firma l’assist per la rete di Guida da sottomisura. Col passare dei minuti la Lavagnese esce dal guscio. Il Ravenna diventa vulnerabile e Marchionni fa entrare in blocco la difesa titolare per non correre rischi.

Roberto Romin

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