Ravenna "La nostra forza? Il livello fisico"

L’italo belga Mancini chiamato a interpretare un nuovo ruolo: "Dal centrocampo alla difesa, io mi adatto. Bravi con la Pistoiese"

13 settembre 2023
Ravenna "La nostra forza? Il livello fisico"

Ravenna "La nostra forza? Il livello fisico"

In attesa della punta. E in attesa del Prato. È comunque un Ravenna che si gode i 3 punti, quello reduce dal pesantissimo successo interno contro la Pistoiese. Fra i più redditizi, c’è stato Sasha Mancini, protagonista anche del ‘giallo’ finale sul presunto fallo di mano in area di rigore che ha scatenato le proteste dei toscani. Il diciannovenne esterno italo belga, lo scorso anno 25 presenze coi campani del Santa Maria del Cilento nel girone H di serie D, ha tagliato corto ("La palla mi ha rimbalzato sul petto, non sul braccio"), poi ha ‘raccontato’ la vittoria: "Sapevamo che non sarebbe stata una partita semplice da affrontare, peraltro contro un avversario forte e ambizioso. Sono gare nelle quali si toccano meno palloni, ma nelle quali devi comunque correre, soffrire e fare la ‘guerra’ fino all’ultimo minuto. Credo di poter dire che, tutti, ci siamo comportati bene, tanto da portare a casa i 3 punti". L’avvio di stagione è stato incoraggiante: "Siamo un bel gruppo, molto unito. Siamo consapevoli che dovremo lottare e guadagnarcela sempre. Questa è anche la nostra forza, e con la Pistoiese lo abbiamo dimostrato, disputando una buona partita. Contro il Mezzolara, in Coppa Italia, era la prima gara ufficiale che giocavamo. È stata una partita ‘strana’ a livello di gioco. Nel 1° tempo non eravamo messi bene, poi, nella ripresa, abbiamo fatto meglio. Contro la Pistoiese invece siamo partiti bene fin da subito, restando belli compatti. Eravamo consapevoli di cosa ci sarebbe aspettato. Abbiamo lottato, disputando una bella partita".

Papà riminese e mamma belga, Mancini – caratteristiche da centrocampista, ma adattatosi bene alla linea dei 5 difensori – è un giocatore dalla grande struttura fisica (186 cm). Cresciuto in Belgio, si è formato nei settori giovanili del Woluwe Zaventem e del Diegem Sport – entrambi club di serie C delle Fiandre, ma prospicienti l’area dell’aeroporto internazionale di Bruxelles – prima di provare il salto nel calcio italiano: "Nelle stagioni precedenti non ho mai giocato in difesa, però devo dire che non mi dispiace la fase difensiva. La Pistoiese è arrivata a Ravenna con un attacco ‘importante’. È stato difficile contenere il loro potenziale, però non abbiamo subito gol, e questa è la cosa più importante. Il calcio belga? È più fisico, c’è più corsa e meno gioco. Anche i contrasti sono più numerosi. In Italia c’è una cultura calcistica più sviluppata. Sono venuto anche questo motivo, e sono molto contento, perché si vede chiaramente che c’è più gioco. Accanto a questo aspetto, nel Ravenna di quest’anno abbiamo anche un livello fisico degno di nota, che poi costituisce la nostra forza".

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