Ravenna più solidio con Zagre e Ilari: "Ma non è stato un mercato di riparazione"

Il Ds Davide Mandorlini soddisfatto delle ultime trattative: "Nessuno ha chiesto di partire perché il gruppo è molto unito"

di ROBERTO ROMIN
8 febbraio 2025
Il ds Davide Mandorlini (Zani)

Il ds Davide Mandorlini (Zani)

Chiuso il mercato, ora il Ravenna capolista col Forlì si concentra sulle ultime 12 giornate. Ne abbiamo parlato col ds Davide Mandorlini.

Siete soddisfatti delle operazioni concluse al mercato di riparazione?

"Sì, siamo soddisfatti, anche se, per noi, non è stato un mercato di ‘riparazione’ in senso stretto. Abbiamo cercato di implementare la rosa con qualche prospetto".

Le operazioni più importanti sono state quelle di Ilari e Zagre.

"Su Ilari siamo andati sul sicuro. Zagre invece abbiamo avuto la possibilità di vederlo all’opera per un mese, apprezzando le sue qualità. Abbiamo ritenuto che potesse esserci utile e, per questo motivo, abbiamo investito su di lui".

Come interpreta il fatto che, nessuno della rosa, nemmeno quelli che giocano poco, abbia chiesto di partire?

"Di solito, si chiede di andare via quando hai problemi con allenatore, compagni di squadra o società. Il gruppo invece è molto unito e sta facendo bene. E i singoli, che evidentemente stanno bene nel gruppo, sono convinti del proprio potenziale e del contributo che potranno dare da qui alla fine".

Ci sono forse ragioni economiche che li spingono a restare?

"Non direi, perché in tutta la serie D ci sono anche realtà che investono più di noi e che dunque sono in grado di mettere sul tavolo cifre importanti".

In chiave campionato, potrebbe essere uno svantaggio avere in trasferta entrambi gli scontri diretti con Forlì e Tau Altopascio?

"Non credo che il fattore campo sia così determinante, soprattutto per il Ravenna, che ha un seguito importante di sportivi e tifosi, anche in trasferta. E comunque, non le vedo uno svantaggio".

Ipotizzando un testa-a-testa col Forlì, quali sono le loro caratteristiche più evidenti, da tenere d’occhio?

"Il Forlì gioca molto bene, è guidato da un ottimo allenatore come Miramari e fa del possesso palla il proprio cavallo di battaglia, con azioni da dietro molto manovrate. Al momento ha segnato di più di noi (49 reti contro le 37 del Ravenna, nda), subendone un paio più. La differenza però la fanno sempre gli episodi e l’interpretazione del momento. Il Ravenna, ad esempio, è più concreto".

Il Ravenna ha pareggiato 1-1 col Tuttocuoio che, sette giorni dopo, ha perso 5-0 col fanalino di coda Sammaurese...

"È lo scotto che le squadre blasonate devono pagare quando affrontano realtà come il Tuttocuoio. Tutti vogliono battere il Ravenna".

Domani contro l’Imolese ci sarà da aspettarsi una partita come quella di Sasso Marconi?

"L’Imolese è una squadra giovane, di gamba, con qualità tecniche importanti. Verranno senza pressioni e senza l’ansia del risultato, dal momento che, la loro classifica, è ‘tranquilla’. Ecco perché sarà una partita difficile".

Roberto Romin

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