Recanatese: attesa per le decisioni del Consiglio di amministrazione

Il futuro della Recanatese dipende dalle decisioni del Consiglio di amministrazione, tra incertezze e speranze.

di ANDREA VERDOLINI
12 giugno 2025
Pallone

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Tutti in attesa di sapere come sarà la fumata che scaturirà dal "conclave" del Consiglio di amministrazione della Recanatese in pieno svolgimento mentre le brume della sera incombono. Per essere ottimisti ci vorrebbe un vero e proprio atto di fede che, allo stato attuale delle cose, assomiglia ad un azzardo, visto l’evolversi recente della situazione. Abbiamo rimarcato come l’ipotesi peggiore fosse quella che la dirigenza uscente consegnasse le classiche chiavi della Società al sindaco, ma, percepiti certi rumours, ci potrebbe essere anche una fattispecie ancora più preoccupante visto che, rigorosamente mimetizzati ma sino ad un certo punto, hanno fatto capolino personaggi calcistici dal recente passato non propriamente "cristallino".

Il boccone, d’altronde, per certi aspetti è anche ghiotto: nessuno scheletro nell’armadio (una rarità in questi tempi complicati), gestione limpida, costi di acquisizione praticamente inesistenti. In più, particolare non trascurabile, un floridissimo settore giovanile che, al di là degli eccellenti risultati raggiunti, quantitativamente ha pochi rivali, con tutto quello che ne consegue. In un mondo, come quello della pedata, strapieno di squali, molti dei quali con pochi scrupoli, è anche inevitabile che ciò accada, visto che "piazze" del genere sono delle vere e proprie mosche bianche.

I consiglieri dimissionari sono però uomini di mondo, hanno a cuore le sorti del club giallorosso e sapranno senz’altro fare le loro valutazioni perché, adesso come adesso, occorre solo e semplicemente salvaguardare una storia ultra-centenaria, senza fare salti nel buio che possono risultare pericolosissimi, se non letali. Prima di parlare di programmi, di progetti, di eventuali ambizioni occorrono basi solide ed in certi casi le uniche garanzie sono quelle che provengono da persone ed imprenditori legati, in qualche modo, al territorio, magari facendo squadra, compattandosi, per raggiungere il necessario ed avere a disposizione un budget dignitoso.

Basta guardarsi un attimo attorno ed alle tristi vicende che stanno interessando compagini anche blasonate, vittime di fallimenti a ripetizione e che sembrano non trovare pace. La proprietà ha fatto i passi che riteneva giusto fare e forse, visto l’andazzo, erano difficilmente evitabili ma adesso è arrivato il momento delle decisioni importanti: quelle nelle quali non è concesso il lusso di sbagliare.

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