Recanatese: verso una nuova governance tra dimissioni e speranze future

La Recanatese affronta un momento cruciale con le dimissioni del CdA e l'attesa di una nuova governance per il futuro del club.

di ANDREA VERDOLINI
21 maggio 2025
Un momento della gara della Recanatese contro la Samb

Un momento della gara della Recanatese contro la Samb

C’è fermento attorno alla Recanatese e comunque il fatto che, dopo le dimissioni in blocco del CdA, diverse situazioni si stanno "muovendo" non può non confortare chi ha a cuore le sorti del club giallorosso. I più ottimisti arrivano ad azzardare che una soluzione alla complessa vicenda potrebbe avvenire già nelle prossime ore e comunque entro questa settimana, ma sembra più prudente affermare che l’auspicata svolta ci sia verso la fine di questo mese.

In attesa della nuova governance, l’ordinaria amministrazione viene comunque portata avanti anche per i numerosi ed importanti impegni del settore giovanile, possiamo affermare che sostanzialmente due sono le direttrici principali verso le quali si sta operando. Una di queste è, diciamo così, a carattere preminentemente locale: lo abbiamo per certi versi anticipato e sono persone di buona volontà, pronte a rimboccarsi le maniche, per salvaguardare la centenaria storia societaria. Potrebbe, il condizionale è rigorosamente d’obbligo, fare capolino anche una cordata sempre del territorio ma meno leopardiana. Bocche rigorosamente cucite e tutto "top secret" ma parliamo comunque di imprenditori di totale affidabilità che possono essere attratti dalla "galassia Recanatese", per allestire un progetto a medio-lungo termine che abbia come punto di riferimento principale la prima squadra, ma che tenga in debita considerazione anche il floridissimo vivaio che si è sempre contraddistinto non solo per i notevoli risultati ma anche per la qualità dei suoi componenti. Una sorta di "doppio binario" che comunque si muove sempre di pari passo ma, lo possiamo dare per certo, ci sono le migliori intenzioni in una sorta di continuità nella diversità. Non resta che affidarsi al buon senso dei protagonisti: non è una vicenda semplice ed anzi presenta delle complessità ma ha dei presupposti che fanno ben sperare visto che in questi anni la gestione è stata esemplare e chi subentra non ha fardelli di alcun tipo come spesso si possono riscontare in altre piazze.

Di certo è un "passaggio" assolutamente fondamentale nel quale la prudenza e d’obbligo e dove non esistono margini di errore. In verità non c’è nemmeno tantissimo tempo a disposizione perché sarebbe anche opportuno iniziare a programmare la prossima stagione e verificare la disponibilità delle varie componenti che, nel frattempo, non hanno alternative all’attesa ed alla speranza.

Andrea Verdolini

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