Renate, il sesto ko fa male: "Dobbiamo tirarci fuori"

Calcio Serie C, fra i nerazzurri comincia a farsi sentire la preoccupazione. La sconfitta nel finale ma già domenica col Lecco l’occasione per risalire.

di ROBERTO SANVITO
11 febbraio 2025
Calcio Serie C, fra i nerazzurri comincia a farsi sentire la preoccupazione. La sconfitta nel finale ma già domenica col Lecco l’occasione per risalire.

Calcio Serie C, fra i nerazzurri comincia a farsi sentire la preoccupazione. La sconfitta nel finale ma già domenica col Lecco l’occasione per risalire.

"Un’agonia che non finisce più". Vanno giù dritti, senza filtri e senza troppi giri di parole, i canali social ufficiali dell’AC Renate per contestualizzare lo 0-1 contro l’AlbinoLeffe e definire le sei sconfitte consecutive in questo 2025 per la compagine nerazzurra. Forse il termine agonia è esagerato, inappropriato, ma tant’è e forse, chissà, descrive come l’ambiente nerazzurro stia effettivamente vivendo questa fase anche poco fortunata visto che, come in altre occasioni (l’ultima, in casa, contro il Vicenza, ma non solo), la sconfitta è arrivata a tempo scaduto. E così fa un po’ più male. Fortuna (o sfortuna), altra parola chiave che però a Renate non è ben accetta, almeno per quanto riguarda Luciano Foschi (foto Peruzzetto) che la bandisce immediatamente dai suoi commenti. "Semplicemente perché nel calcio fortuna o sfortuna non esistono. Ci sono i meriti se si vince, anche solo nello sfruttare l’unica occasione a disposizione per fare gol e i demeriti se si perde, magari concedendone una sola agli avversari anche durante il recupero". Tornando alla sfida di domenica sera allo Stadium, Foschi si esprime così: "Noi abbiamo fatto la nostra partita. Nel secondo tempo ci abbiamo provato più noi che loro. Se concedi contropiedi in trasferta significa che la partita la stai facendo tu. Ma, come dico sempre, ci manca un centesimo per fare l’euro". Foschi analizza questo primo mese del 2025. "Nel calcio si parla di prestazioni o di numeri. Sei sconfitte parlano da sole. Non ci sono giustificazioni. Se invece andiamo a vedere nell’arco dei 90 minuti delle sei partite, tolta quella con la Virtus Verona che è l’unica che abbiamo sbagliato completamente, scopriremmo che ce la siamo sempre giocata alla pari". E di futuro: "Ora subentrano paura e preoccupazioni perché la quint’ultima posizione è sempre più vicina. Ci eravamo illusi di fare un altro tipo di campionato, a dicembre eravamo al quarto posto. Bisogna trovare il modo di tirarci fuori da soli". La classifica, appunto. Oggi il Renate è al 12esimo posto, potenzialmente fuori dai playoff (comunque a una sola lunghezza). Il Lecco, quint’ultimo, è a -5. E sabato a Meda chi arriva? Il Lecco, ovviamente…

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