Renate, poteva andare solo così. Il mister e l’uscita dalla Coppa: "Un test prezioso per i più giovani»
La Triestina ha eliminato il Renate dalla Coppa Italia con un poker. Pavanel ha ricorso a giocatori della Primavera 2 per sopperire alle assenze, e Anghileri ha resistito per tutti i 90 minuti. Un'esperienza preziosa per i ragazzi e un'opportunità per Marco, che potrebbe essere l'esterno mancino necessario.

Non potevamo fare altrimenti. Questo, in sintesi, il senso dell’intervista post-partita nella “pancia” del “Nereo Rocco” di Massimo Pavanel dopo il poker con cui la Triestina ha eliminato il suo Renate dalla Coppa Italia (risparmiandolo da un’altra discretamente lunga trasferta A Vicenza…). "Dovevamo fare così…" dice Pavanel giustificando l’ampio ricorso di giocatori della Primavera 2 per sopperire alle assenze, vuoi per infortunio vuoi a scopo cautelativo. Dieci quelli convocati, sette quelli utilizzati. E per fortuna che l’infido e allagato terreno di gioco dello stadio di Trieste non ha tirato brutti scherzi a una rosa già disossata dalle assenze in vista della gara di domenica sera con l’Alessandria di Ninni Corda in programma a Meda. Il sorriso di Pavanel, nonostante i quattro gol presi, in sala stampa forse è dovuto un po’ a quello, al pericolo scampato. "Ringrazio i ragazzi della Primavera. Hanno avuto una bella possibilità, ci hanno messo impegno; si sono trovati di fronte quello che oggi è il top in serie C, il massimo della difficoltà e solo in questo modo si può crescere. Di sicuro si sono messi nel bagaglio un’esperienza preziosa". Notizie confortanti daAnghileri.
Il capitano ha resistito per tutti e 90 i minuti. "Uno degli obiettivi di questo turno di Coppa era portare Marco più in là possibile con la partita. A fine gara aveva qualche dolore, ma era nelle previsioni". A Trieste ha giocato a sinistra non a caso; Bracaglia e Munaretti, i titolari del ruolo, sono ko e chissà mai che possa essere lui l’esterno mancino necessario in questo momento.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su


