Rimini, da cenerentola a regina. Al Neri serve una notte da favola
Ma non sarà una passeggiata con la Fermana, ora peggior difesa del campionato al posto dei biancorossi

Rimini, da cenerentola a regina. Al Neri serve una notte da favola
Per dare un’ulteriore sistemata ai propri numeri il Rimini dovrà rendere ancora peggiori quelli della Fermana. È così. Ed è per questo che i novanta minuti che sabato sera si giocheranno al ’Romeo Neri’ sono tanto importanti per i biancorossi. Ma lo sono ancora di più per la squadra di Protti che, sin qui, non è riuscita a dare molti segni di vita. Diventando dallo scorso turno, seppur con una gara in più giocata, anche la squadra con la peggior difesa del girone. Venticinque volte superati i marchigiani, 24 i romagnoli che, però, sono in netta ripresa, dopo un inizio di campionato decisamente ’allegro’ nella fase difensiva. Poi ci sono i punti e nelle sue 13 gare disputate il Rimini ha fatto decisamente meglio della Fermana raccogliendone più del doppio (7 contro 15). Sempre con una partita in meno giocata. Una sola vittoria, ormai una vita fa, alla seconda di campionato contro il Pontedera. Alternando poi sconfitte a pareggi qua e là. Per ricadere, da tre turni a questa parte, in un vortice di battute d’arresto complicate da spiegare.
Ma limitarsi ai numeri sarebbe riduttivo. Lo sa Troise e lo ha ’raccontato’ decisamente bene ai suoi in questi giorni. Non ha bisogno, invece, l’allenatore campano di raccontarlo ai tifosi del Rimini che le squadre del santarcangiolese Protti le conoscono decisamente bene. Battagliere fino al midollo. Troise per il ritorno al ’Neri’, dopo due trasferte consecutive che hanno portato in cassa quattro punti, ha ampi margini di manovra pensando agli uomini. Ma c’è da pensare che il suo Rimini, quello che ha trovato la quadratura del cerchio, lo cambierà pochissimo.
Un po’ per necessità, molto per scelta. Impossibile pensare a qualche ritocco in quella difesa che, seppur con qualche soluzione rimediata, regge benissimo (solo due reti subite nelle ultime cinque giornate). Impossibile, forse, anche pensare a qualche avvicendamento, almeno in partenza, in zona gol. Là le cose sono sempre andate benissimo e continuano a farlo ancor di più non solo pensando alle reti segnate, ma anche a quell’equilibrio che nella prima parte del campionato non è certo stato il punto forte della formazione di Piazzale del Popolo. Poi c’è il centrocampo e l’abbondanza ritrovata. Tanto che sembra complicato, ora, dover rinunciare a qualcuno. Col ritorno di Marchesi e con Delcarro ritrovato mister Troise ha qualche nodo da sciogliere. O meglio, qualche piacevole nodo da sciogliere.
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