Rimini si prepara ai playoff: Buscè gestisce le energie in vista del ritorno
Il Rimini lavora per il ritorno ai playoff, con Buscè che calibra le energie dei giocatori. Attesa per Gorelli e Megelaitis.

Alessandro Lombardi, centrocampista classe 2000, è arrivato in piazzale del Popolo nell’estate del 2023 dalla Reggina
Senza caricare troppo, ma anche senza rilassarsi troppo, il Rimini continua a lavorare sul campo. Mancano ancora dieci giorni per arrivare al ritorno in campo dei biancorossi nel primo turno della fase nazionale dei playoff e il rischio è quello di alzare troppo la tensione nell’attesa. A Buscè, quindi, il compito di calibrare energie fisiche e mentali dei suoi. Cosa che peraltro in questa stagione è riuscita piuttosto bene all’allenatore campano. Con un occhio attento sull’infermeria.
In attesa di sapere se Gorelli potrà alzare la mano e dire presente per la gara di ritorno, Buscè deve centellinare anche le energie di Megelaitis, ma anche quelle di De Vitis. Una caviglia dolorante ha costretto a riposo nell’ultimo periodo il difensore lituano, mentre il centrale ex Pisa è uno di quelli da gestire con il contagocce tra un acciacco e l’altro. Ma Buscè in questa annata ha dimostrato che in fin dei conti tutti possono dare il proprio contributo.
Ne sa qualcosa Alessandro Lombardi. Prima l’infortunio che si è riportato in Romagna la scorsa estate da Pontedera, poi una marea di partite (la maggior parte) a osservare i compagni dalla panchina. Fino a quando negli ultimi mesi è spesso arrivato anche il suo momento. Con tanto di gol all’ultima giornata contro il Pineto, quello che ha permesso al Rimini di riscattare parzialmente la sconfitta del turno precedente in Toscana.
"Sono contento di essere tornato al gol dopo tanto tempo – dice il centrocampista piemontese arrivato in Piazzale del Popolo nell’estate del 2023 – Le mie motivazioni? Sono sempre alte. Ho avuto un inizio di stagione difficile perché di mezzo c’è stata l’operazione alla caviglia che non mi ha permesso di essere pronto subito. Il recupero è stato graduale, ma in questo gruppo mi sono inserito benissimo. Questo è un grande gruppo nel quale mi trovo veramente bene con tutti. E questa unione è anche il frutto del lavoro e dello stare bene insieme. Questo poi lo si vede anche sul campo, con le prestazioni".
Forse è proprio questo il segreto di quel Rimini che in campionato non ha fatto cose strabilianti, ma ha sempre tenuto la barra dritta. Ma in Coppa Italia le cose strabilianti le ha fatte eccome, arrivando ad alzare il trofeo. Obiettivo raggiunto, ma ora c’è da fissare il traguardo.
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