Riparte la Maceratese. Restano il dg e il diesse
Serangeli e il direttore sportivo De Cesare in biancorosso anche in serie D. Crocioni: "Sono seri, capaci e preparati coi quali condividiamo obiettivi".

Da sinistra: Serangeli, Crocioni e De Cesare (foto SS Maceratese)
In tarda serata c’è stata la fumata bianca in casa Maceratese: rimangono il direttore generale Stefano Serangeli e il direttore sportivo Nicolò De Cesare. "Una scelta – si legge nella nota del club – nel segno della continuità in cui la dirigenza ha deciso di dare seguito al lavoro svolto con competenza e serietà nella stagione appena conclusa". E tra le righe si legge, nel passaggio di dare seguito al lavoro svolto, che presto sarà annunciato Matteo Possanzini ancora alla guida della Maceratese. Il presidente Alberto Crocioni ha rilasciato una brevissima dichiarazione sulla conferma di Serangeli e De Cesare: "Persone serie, capaci e preparate, con cui condividiamo valori e obiettivi per il futuro della Maceratese". Ed ecco un altro tasto: il futuro. "La società – si legge nella nota del club – è già al lavoro per pianificare al meglio la nuova stagione in serie D, con l’impegno e la determinazione di sempre". Una volta definito il tecnico si passerà ad allestire la squadra, a cominciare dai giovani che possono essere il valore aggiunto in organico come lo sono stati Riccardo Bongelli e Denny Ciattaglia in Eccellenza. Sul primo c’è l’interesse della Samb, il club biancorosso non si opporrà alle legittime aspirazioni del giovane cercando un accordo con gli eventuali pretendenti. Questi due ragazzi sono comunque pedine anche per il prossimo anno assieme a Marras e a Nasic. E gli altri? Nei prossimi giorni inizieranno i colloqui con i giocatori della vecchia guardia ai quali dovranno aggiungersi altri. Il diesse De Cesare nel frattempo non è stato con le mani in mano e ha segnato sul taccuino degli under interessanti.
La fumata bianca con la conferme di Serangeli e De Cesare è arrivata dopo incontri e colloqui. Sono stati giorni di lavoro e di riunioni perché c’erano delle situazioni da risolvere e perché c’è anche la convinzione che la promozione in serie D impone un ulteriore salto nell’organizzazione societaria. Del resto la scorsa stagione era stato toccato questo tasto da De Cesare dopo la vittoria con il Montefano che aveva fatto seguito a un momento difficile. "Non vedo ancora – aveva detto – quel livello di società che io e il dg Serangeli vogliamo".
A ciò si aggiunga la necessità di non disperdere l’entusiasmo emerso a Macerata e i risultati sono l’unico modo per alimentarlo. Con questo spirito c’è da mettersi al lavoro allestendo una squadra che possa ben figurare in D dove ci sono ai blocchi di partenza formazioni ambiziose e realtà ben collaudate nella categoria.
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