Robur, cominciata la ‘grande fuga’ Anche il segretario Pace dice addio
di Angela Gorellini
Con la città concentrata sulle elezioni amministrative, un altro giorno è passato. E sulla Robur non si sono registrate novità. La situazione del club bianconero è sostanzialmente in stand by. Se l’attuale proprietà si è detta pronta a proseguire, ormai nessuno è più disposto a crederle. I fatti hanno sempre smentito le promesse fatte e la situazione debitoria, le pendenze da saldare, le penalizzazioni prese, l’atteggiamento tenuto fino a oggi, sono campanelli di allarme che più che suonare, rimbombano. L’ultima chicca della gestione Montanari il comunicato in cui anche l’Arciconfraternita della Misericordia di Siena ha dichiarato "di vantare crediti nei confronti dell’Acr Siena per tutti i servizi di assistenza sanitaria svolti durante l’annata sportiva 2022-2023, sia per la prima squadra che per le formazioni giovanili". E si getterebbero così le basi per un nuovo campionato di C? In questa situazione surreale, la Robur sta poi perdendo giorno per giorno pezzi pregiati del proprio scacchiere. Dopo quelle della segretaria Alessandria Pasquini sono arrivate le dimissioni del segretario generale Carlo Pace, professionista competente ed esemplare. Le motivazioni le stesse: al di là dell’aspetto economico, il rispetto della propria dignità umana e professionale, l’impossibilità di continuare a svolgere il proprio lavoro, per quanto amato, accettando le scelte e le logiche dell’attuale gestione societaria. Non solo: oggi altre figure interne agli uffici e al settore giovanile saluteranno, con dispiacere, il Siena.
Si sta insomma verificando una vera e propria fuga, un altro segnale che non lascia presagire niente di buono. Intanto continuano a rincorrersi le voci su un possibile intervento della holding armena, senza però nessuna certezza sui tempi e sulla possibilità che i rumors possano trovare concretezza.
L’operazione è complessa e perché vada a buon fine lo stesso Montanari dovrebbe essere disposto al dialogo e a farsi da parte. Il tempo, appunto: le lancette scorrono veloci, il giorno dell’iscrizione al prossimo campionato è sempre più vicino e serve un’accelerata perché la Robur possa avere un futuro nel calcio professionistico. Altrimenti sarà una nuova ripartenza dal basso.
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