Robur, la grinta del giovane Hagbe: "Siamo consapevoli della nostra forza"

Alfred Hagbe Hagbe, 19 anni, giocatore del Siena, racconta la sua esperienza nel club bianconero e la sua voglia di regalare una gioia ai tifosi. Vuole crescere come giocatore e come uomo, e spera di raggiungere la Serie D quando sarà il momento.

di Redazione Sport
1 dicembre 2023

Robur, la grinta del giovane Hagbe: "Siamo consapevoli della nostra forza"

E’ un po’ come la Robur, Alfred Hagbe Hagbe (nella foto): giovane, ambizioso, grintoso, umile. Compie oggi di 19 anni. Che regalo vorrebbe ricevere? "Segnare un bel gol tra i grandi". "Sì, perché se è "soddisfatto" di quello che ha fatto finora, ai colori bianconeri ha "voglia di dare ancora tanto" e vuole regalare una gioia ai tifosi che "in questo primo anno in prima squadra, con il loro calore, lo stanno aiutando a crescere". "Vesto la maglia del Siena da quando sono piccolo – racconta il centrocampista –, per me è un orgoglio. Avevo già respirato un po’ l’aria dei grandi l’anno scorso, visto che ero spesso aggregato alla prima squadra e sono stato anche convocato per la partita con il Cesena. Ma ora è diverso. All’inizio qualche difficoltà c’è stata: i ritmi, nelle giovanili, sono diversi, è diverso come percepisci le giocate. In Eccellenza non affronti avversari della tua stessa età, chi hai davanti è consapevole della sua fisicità. Ma è anche uno stimolo a fare sempre meglio. Potermi allenare con giocatori come Lollo, Bianchi (…) è una grande opportunità. Studio i loro movimenti, come stanno in campo: è una sfida a livello personale. Il mister mi vorrebbe più disciplinato? La cattiveria agonistica credo sia il mio punto di forza, ma lui e i compagni mi stanno aiutando a temporeggiare, a evitare il fallo e a gestire le emozioni".

E sì che Alfred la maglia della Robur ce l’ha cucita addosso: nato a Poggibonsi, ha mosso i primi passi nello Staggia; è arrivato al Siena nell’era Durio; è rimasto con gli armeni e poi ancora la scorsa stagione, in Primavera. "Sono stati anni complicati a livello societario – racconta il bianconero –, ma io serbo solo ricordi postivi, dei mister, dei compagni. I dirigenti non ci hanno mai fatto preoccupare, ci hanno fatto focalizzare sulla nostra crescita personale e sportiva. Ringrazio il Siena per i bei rapporti che mi ha permesso di stringere e per avermi fatto maturare come giocatore e come uomo". Del resto la Robur era nel su destino. "La scorsa estate sono andato al Certaldo – spiega Hagbe Hagbe –: mi sono messo in gioco. Quando stava per chiudere il mercato mi hanno detto che non ero pronto. Non l’ho vissuta come una bocciatura, ma come un passo affrettato, ero giù di morale però; poi è arrivata la chiamata del Siena: doveva andare così. Mi sono anche reso conto di essere entrato nel cuore di tante persone. In Serie D ci arriverò quando sarà il momento". Magari tra qualche mese. "Siamo primi meritatamente – dice –, ma il campionato è lungo. Le vittorie ci aiutano a lavorare bene, a correggere gli errori che commettiamo, soprattutto fuori casa, dove facciamo più fatica. Ma siamo consapevoli della nostra forza".

Angela Gorellini

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