Seconda Categoria. La Filattierese punta in alto. Gnetti al posto di Pagani. Sarà il direttore sportivo
Della Zoppa: "Buona l’ossatura della squadra. Possiamo puntare alla promozione"
Non c’è tempo per recriminare. Si prende il meglio della stagione 2023/’24 e si riparte con rinnovato entusiasmo e al tempo stesso con ambizioni. A quaranta giorni dalla sconfitta in casa del Ponte alle Origini seguita da quella contro il colosso Montignoso, fermate che hanno estromesso la Filattierese dall’area play off, la dirigenza è già al lavoro per il prossimo campionato di Seconda Categoria che, nell’entourage dei “giovani leoni“, dovrà rappresentare un ulteriore step di crescita per la società verdeoro.
La Filattierese vuole essere protagonista nella prossima stagione, senza spese folli mettendoci competenza e programmazione. In attesa di un importante consolidamento societario che vedrà al centro del progetto l’ingresso di nuovi dirigenti come prima operazione i vertici del club castellano, a tempo-record hanno provveduto a sostituire nel ruolo di direttore sportivo il dimissionario Angelo Pagani con Francesco Gnetti, operazione che verrà ufficializzata domani. L’ex numero otto della grande Pontremolese diretta dal compianto Lino Del Fraro, Atletico Pontremoli e Filattierese, smesse le scarpette, la società verdeoro gli aveva affidato il ruolo di uomo-mercato, poi lasciato e a malincuore per importanti impegni di lavoro, oggi a distanza di qualche anno, l’affermato dirigente, ha dato la sua disponibilità per ritornare ad interessarsi del domani della Filattierese dopo aver parlato con tutta la rosa dei riconfermati. Gnetti, ritenuto conoscitore dei trabocchetti che il torneo di Seconda categoria pochi giorni fa ha confidato agli amici più stretti: "Sarebbe bello poter ritornare a lavorare per i castellani. Filattiera è un posto meraviglioso per fare calcio".
La voce di un ritorno di Gnetti ha finito per far parlare la storia del calcio verdeoro Luigi Della Zoppa che ha detto: "A Filattiera c’è un gruppo di ragazzi che hanno dimostrato con i fatti quella giusta appartenenza al territorio utile per la causa. Quella appena conclusa è stata una cavalcata irripetibile, oggi ci sarebbe lo spazio per una ulteriore crescita, una società solida e strutturata può centrare l’obiettivo della Prima Categoria. Il mio mondo è quello della Filattierese. In società c’è intenzione di programmare, rivisitare la rosa, ma senza smantellarla, mettendo nel motore prospetti che possono far salire il livello tecnico della squadra. Sono felice di quello che faccio ora. Anche se nel calcio dilettanti manca un progetto nazionale e risorse per aiutare la spinta che viene dal basso. Il calcio è cultura, socialità, integrazione rinnovandosi sempre".
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