Serie D. Caos United, stipendi che latitano. Juniores, genitori su tutte le furie
Stipendi che latitano, un campo da gioco da trovare, una classifica che non sorride. E ora anche la ’protesta’ dei...

A dicembre davanti al notaio c’è stato il passaggio di proprietà dello United Riccione dalle mani di Pasquale Cassese a quelle di Jonathan Tranquilli (primo. a sinistra)
Stipendi che latitano, un campo da gioco da trovare, una classifica che non sorride. E ora anche la ’protesta’ dei genitori della formazione Juniores. Continua a regnare il caos in casa United Riccione. Da due mesi e mezzo a questa parte, dopo il passaggio di proprietà dalle mani di Cassese a quelle di Tranquilli, non c’è pace per i colori biancazzurri. Lo scorso fine settimana è arrivata una sconfitta a tavolino per la formazione Juniores che sul campo del Lentigione non si è proprio presentata. Qualche giorno prima aveva salutato la compagnia mister Iencinella. Dimissioni messe sul tavolo della nuova proprietà del club della Perla Verde. Parrebbe per motivi economici. Senza il tecnico in panchina il club aveva comunque programmato la trasferta in Emilia. Ma su quel pullman i giocatori biancazzurri non ci sono mai saliti. I ben informati sostengono che la protesta nascesse da decisioni societarie mal digerite dai genitori dei ragazzi. La versione del club, invece, racconta di un guasto al pullman che avrebbe dovuto portare la squadra in Emilia. Versione che, a quanto pare, non ha convinto il giudice sportivo che, oltre alla sconfitta a tavolino, ha inflitto allo United un punto di penalizzazione e una multa di 1.500 euro.
Ma questa è soltanto una goccia in mezzo a un mare di cose che sembrano proprio non andare per il verso giusto in casa United. Ormai da mesi. Prima la ’cacciata’ dallo stadio Caldi di Cattolica per non aver pagato l’affitto dell’impianto. Poi quella dal residence dove inizialmente alloggiavano i giocatori. Poi l’accordo raggiunto con il Riccione 1926 per lo stadio ’Nicoletti’. Un accordo a tempo. Tre gare, quelle che i biancazzurri hanno già disputato. Quindi, il futuro resta incerto anche da questo punto di vista. Una situazione alla quale si aggiunge il malcontento di collaboratori e dipendenti che non percepiscono rimborsi e stipendi ormai da mesi. Insomma, l’avventura riccionese della società capitanata dal presidente Tranquilli non è certo nata sotto una buona stella. E soprattutto non si capisce quali possano essere le prospettive di una proprietà che ha appena acquistato una società sportiva palesando da subito, cronologia degli eventi alla mano, evidenti problematiche di liquidità.
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