Serie D. La Civitanovese domani in campo a Foligno. Pierfederici: "Con il Foligno un bel banco di prova»

La Civitanovese affronta la Fulgens Foligno in un test importante. Il giocatore Pierfederici è ottimista e pronto a dare il massimo per la squadra rossoblù.

8 agosto 2024
La Civitanovese domani in campo a Foligno. Pierfederici: "Con il Foligno un bel banco di prova"

La Civitanovese affronta la Fulgens Foligno in un test importante. Il giocatore Pierfederici è ottimista e pronto a dare il massimo per la squadra rossoblù.

La Civitanovese oggi alle 17.30 sarà impegnata in un test contro la Fulgens Foligno, agli impianti Valtopina. Dopo il 3-2 sulla Dorica Portuali, i rossoblù cercano il bis, ma stavolta il banco di prova sembra più impegnativo, i rivali sono reduci dalla promozione in D. Ne è consapevole il neo arrivato in casa rossoblù, l’esterno offensivo Gianmarco Pierfederici (foto), in gol alla prima uscita del team adriatico. "Di certo – spiega il giocatore – il livello sale, loro sono una squadra forte. Conosco Tomassini e Schiaroli, si tratta di un test importante, utile a capire a che punto siamo con la preparazione. Contro i Portuali, era la prima gara per tutti, ma credo che l’approccio sia stato davvero positivo. Più passano i giorni più migliora l’intesa coi compagni e ci prepariamo al primo impegno ufficiale, quello del 25 agosto, contro la Fermana (preliminari di Coppa Italia, ndr)". Pierfederici è determinato: "Il girone – dice – è avvincente e Civitanova è una piazza importante. Alcuni miei ex compagni me ne hanno parlato benissimo. Oltre a Riggioni, Zanni e Padovani, conoscevo Buonavoglia, Domizi e Spagna". Uno stimolo giocare di fronte a tanto "pubblico. Ormai – aggiunge il classe 1996 – sono in un’età in cui è giusto prendersi certe responsabilità e accolgo queste sfide con piacere. Pure a Fano c’era molto seguito, ma a Civitanova ora ce n’è di più, prevale l’entusiasmo. Dobbiamo cavalcare questa scia". Quanto alle sue caratteristiche tecniche: "posso fare – chiarisce il giocatore – il trequartista e l’esterno, l’importante è occupare gli spazi giusti ed essere ben collegati con il resto della squadra".

Francesco Rossetti

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