Serie "D» - L’analisi. Tau in un girone più tecnico
Il "trasferimento" nel gruppo delle emiliane obbligherà gli amaranto a tante sfide con squadre molto blasonate.
Il dibattito è aperto. Il cambio di girone, dalle umbro-laziali alle emiliane, per il Tau, è più difficile o più semplice? In entrembi i raggruppamenti ci sono undici formazioni che hanno militato per lo meno in serie "C". Nel girone amaranto: San Marino, Imolese, Riccione, Forlì, Lentigione (ex Brescello), Fiorenzuola, Prato, Tuttocuoio; una è arrivata fino alla "B", il Ravenna; due hanno assaggiato la serie "A": Pistoiese e Piacenza (gli emiliani a fine anni Novanta ed inizio nuovo secolo).
Venturi lo aveva dichiarato: "Nel nostro raggruppamento almeno dodici compagini si sonno rinforzate con budget importanti". Le difficoltà, quindi, si equivalgono. Nel girone "D" c’è maggiore tecnica, nell’"E" più agonismo.
Tra le avversarie del Tau in pole position il Piacenza (che ha perso il campionato all’ultima giornata nella stagione scorsa); poi Ravenna, Pistoiese, San Marino, Forlì, Prato. Tutte città importanti, contro una cittadina di appena 16mila abitanti. Una sfida ulteriore per il club amaranto che vorrà evitare di essere il vaso di coccio tra quelli di ferro. Manzoni docet.
Massimo Stefanini
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