Serie D, sono già scintille. Il San Donato cerca il gol
Gialloblù a Seravezza, chiamata per l’attacco. Figline vuole il bis col Ghiviborgo. Salta subito la prima panchina. Attesa per la partita fra Livorno e Grosseto.
In serie D questa 2ª giornata del girone "E", oltre al primo allenatore esonerato, Brando del Prato (che sarà sostituito da Raffaele Novelli), mette in risalto la prima sfida fra le due squadre big: Livorno e Grosseto. Inoltre, fari puntati anche sull’esordio del Figline al "Del Buffa" contro il Ghiviborgo, mentre il San Donato Tavarnelle del presidente Bacci affronta la prima trasferta stagionale sul campo del Seravezza. Queste le gare odierne in programma alle ore 15.
Figline 1965-Ghiviborgo. E’ subito giornata gialloblù per la neopromossa Figline del presidente Pampaloni che dopo la vittoria di Forte dei Marmi è pronta a fare il bis nei confronti del Ghiviborgo. E’ una partita di spessore contro una squadra giovane e ben organizzata che richiederà ai gialloblù il massimo impegno. Per la formazione, l’allenatore Tronconi può contare sul rientro dalla squalifica di Ficini e Rufini; quest’ultimi potrebbero alternarsi con Bruni e Orpelli. Per il tecnico sarà dura scegliere chi dovrà accomodarsi in panchina. Nel Ghiviborgo dell’allenatore Nico Nelli ci sarà anche l’ultimo acquisto, l’attaccante Leonardo Lepri classe 2000. Ha giocato in coppa con la Lavagnese.
Seravezza-San Donato Tavarnelle. Per questa prima trasferta stagionale abbastanza impegnativa, la squadra gialloblù del tecnico Collacchioni che si presenta al gran completo tranne Lapo Mazzuoli ancora fermo per infortunio, si è preparata al meglio per affrontare questo primo test in campo esterno, alla ricerca del primo gol stagionale. Con il rientro del jolly offensivo Bellini si spera che l’attacco contribuisca a dare più sostegno al bomber Lucatti, mentre la difesa dovrà stare in guardia perché il Seravezza di Amoroso partito alla grande, con il netto successo conquistato sul campo dell’Aquila Montevarchi, è determinato più che mai a scardinare la porta difesa da Manzari.
Giovanni Puleri
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