Serie D. Terremoto Aglianese. Sarà "rivoluzione»

La delusione della società Aglianese per la classifica impietosa spinge alla volontà di cambiamenti nel prossimo mercato: il direttore operativo parla di possibili rescissioni e di ridimensionamento degli obiettivi iniziali. La squadra deve migliorare le prestazioni e l'apporto dei giocatori più quotati.

21 novembre 2023
Terremoto Aglianese. Sarà "rivoluzione"
Terremoto Aglianese. Sarà "rivoluzione"

"Sono tutti in discussione". Con questa frase il direttore operativo dell’Aglianese Fabio Taccola fa capire la volontà di molti movimenti nel prossimo mercato a partire da quelli in uscita. La classifica è impietosa e giustifica la delusione della società: 13 punti dopo 12 partite in piena zona play-out, a -12 dalla capolista Ravenna e -8 dalla zona play-off. Taccola risponde con un deciso "assolutamente no" secco alla domanda se sia a rischio anche l’allenatore Francesco Baiano. "In discussione è la squadra", assicura, facendo intendere come le prime novità di mercato potranno arrivare molto presto, anche prima dell’apertura ufficiale delle compravendite. "Le rescissioni si possono fare anche prima – fa notare Taccola – basta vedere cosa ha fatto la Pistoiese". Ma i movimenti di mercato, presumibilmente quasi una rivoluzione, significheranno un ridimensionamento degli obiettivi iniziali del club che aspirava ad un campionato di vertice? "Il calcio è strano – dice – a me è capitato di essere primo a metà campionato e poi aver fallito la vittoria ma anche il contrario, cioè una partenza difficile seguita da una svolta positiva. Al momento, con la classifica attuale, è chiaro che rispetto alle aspettative iniziali si debba parlare di ridimensionamento nel senso del mantenimento della categoria, ma questo non esclude affatto che possano accadere episodi che cambino le cose, anche se le squadre davanti a noi corrono molto". L’Aglianese nell’ultima fase del campionato, specialmente dall’arrivo di Baiano in panchina, avrebbe certamente meritato qualche punto in più. "Almeno 5 o 6 punti – sostiene Taccola – ma il calcio è questo". DE l’insoddisfazione della società non riguarda solo la classifica ma anche il gioco e le prestazioni offerte dalla squadra. "A Carpi un livello di spettacolo scadente da entrambe le parti". All’Aglianese finora è mancato soprattutto l’apporto che si attendeva dai giocatori più quotati: "Abbiamo alcuni ingaggi – conclude il direttore – che credo pochissimi abbiano in serie D".

Giacomo Bini

Continua a leggere tutte le notizie di sport su