Serie D. Una petizione per riportare i titani allo stadio di Acquaviva
Cento firme sotto a una petizione nella quale si chiede di fare tornare a giocare il San Marino allo stadio...

Il Consiglio federale della Fsgc con una delibera qualche settimana fa ha negato al San Marino la possibilità di allenarsi e giocare allo stadio di Acquaviva
Cento firme sotto a una petizione nella quale si chiede di fare tornare a giocare il San Marino allo stadio di Acquaviva. L’iniziativa è quella di un gruppo di cittadini del Titano e arriva dopo la delibera adottata dal Consiglio federale della Federcalcio sammarinese che nega alla società del presidente Montanari, prossima a una nuova stagione nel campionato di serie D, di poter utilizzare l’impianto per gli allenamenti settimanali e anche per le partite della domenica. Questo vale per il centro sportivo di Acquaviva, ma anche per gli altri presenti in Repubblica. Una delibera mal digerita da cento sammarinesi che hanno deciso di firmare la petizione. Chiedendo la revoca di quella delibera. "La decisione della Federazione sammarinese gioco calcio – si legge sulla petizione – oltre a danneggiare la società San Marino Calcio spa, lede anche gli interessi dei tifosi, dei calciatori e della collettività sammarinese, costringendo a sobbarcarsi ulteriori costi e disagi". I firmatari ritengono "che sia inaccettabile costringere i tifosi a sobbarcarsi costi e disagi per seguire la squadra tutto l’anno in trasferta", e non ritengono giusto "che una società che porta il nome di San Marino non possa trovare ‘casa’ all’interno della Repubblica.
La petizione è naturalmente arrivata tra le mani del presidente della Federcalcio del Titano, Marco Tura, ma è stata inviata anche al Comitato olimpico sammarinese e alla segreteria di Stato allo Sport. "Va sottolineato – spiega a Rtv San Marino il segretario di Stato, Rossano Fabbri – che si tratta di una decisione presa in piena autonomia come prevedono gli accordi relativi alla gestione degli impianti sportivi dalla Federazione. Le problematiche, talune delle quali emerse sulle pagine di cronaca di diverse regioni italiane, costituiscono certamente un elemento di riflessione. Indubbiamente una petizione sottoscritta da oltre un centinaio di cittadini sammarinesi non mi lascia certamente indifferente. Seguiremo con attenzione l’evoluzione della vicenda, riservandoci ogni azione che riterremo utile o necessaria". Intanto, entro il 6 luglio il San Marino dovrà comunicare alla Lnd il campo sportivo in cui giocherà le gare della prossima stagione.
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