Settimana cruciale per l'Ancona: incontri decisivi a Roma per il futuro societario

Massimiliano Polci e Andrea Manciola a Roma per definire l'ingresso di Alessandro Di Paolo nella società dell'Ancona.

di GIUSEPPE POLI
19 maggio 2025
Stefano Marconi e Massimiliano Polci, i soci dell’Ancona

Stefano Marconi e Massimiliano Polci, i soci dell’Ancona

Per l’Ancona si apre una settimana che potrebbe essere quella decisiva per capire che strada prenderà il suo futuro. Due gli appuntamenti importanti: in questi giorni il socio Massimiliano Polci e il consigliere Andrea Manciola si recheranno a Roma per incontrare nuovamente l’imprenditore del settore del cinema Alessandro Di Paolo, per pianificare insieme a lui, a cui piace poco mettersi in mostra, il "piatto" da offrire a Stefano Marconi durante il consiglio direttivo fissato per venerdì.

Nel confronto romano si dovranno mettere a punto i dettagli della possibile operazione, capire se e come fare entrare Di Paolo in società, prima che questa venga trasformata in società di capitali, probabilmente nel prossimo mese. Tanti aspetti che poi serviranno a Polci e Manciola, durante il direttivo di venerdì, per dare a Marconi le spiegazioni che chiede e, soprattutto, le garanzie per poter uscire dall’Ancona o per rimanere in qualità di socio di minoranza oppure di sponsor. La questione dei circa 300mila euro che mancano per chiudere la stagione – la società, è doveroso ricordarlo, s’è impegnata per far fronte a tutte le scadenze fino al 30 giugno, nonché a pagare gli stipendi entro il 28 del mese, e venerdì è il 23 – non è certo un dettaglio. Stefano Marconi, in altre parole, vorrebbe uscire di scena senza lasciare debiti.

Lo sforamento del budget quest’anno è stato significativo, da 1,5 milioni di euro (comprensivi del versamento a fondo perduto alla Federazione per l’iscrizione in soprannumero alla serie D, 400mila euro) si chiuderà a circa 2 milioni e le entrate sul fronte sponsorizzazioni da qui a fine stagione sembrano essere esigue rispetto ai circa 300mila ancora da pagare per saldare stipendi, procure non pagate ai procuratori dei giocatori, materiale tecnico, ristoranti, alberghi, appartamenti, affitti e contribuzioni varie. Ecco dunque che Marconi prima di fare un passo indietro vuole garanzie circa la chiusura della stagione: in altre parole non vorrebbe dover immettere altra liquidità nel conto della Ssc Ancona come fatto circa un mese fa con un bonifico da 60mila euro – uno lui e uno del medesimo importo Polci – per far fronte agli stipendi e alle urgenze dello scorso mese.

L’Ancona è una macchina sportiva costosa, evidentemente il bilancio preventivo di inizio stagione è stato realizzato senza tenere conto di diverse variabili che hanno finito per far lievitare i costi del 30% circa. Pagherà in tutto o in parte Alessandro Di Paolo? Questo il quesito che si pone la sponda Marconi, questo il nodo che Polci e Manciola dovranno sciogliere a Roma, insieme a quello della conferma che l’operazione si può fare e che Di Paolo è pronto a entrare. Altrimenti toccherà nuovamente al sindaco Daniele Silvetti asfaltare la strada dell’Ancona.

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