Si riparte da 1-0 e rigore. La corte: "Serve più lealtà"

L’incredibile caso di San Pancrazio-Marina, partita di Seconda, sospesa al 18’ dall’arbitro esordiente che si sentiva intimorito. La lezione del giudice sportivo.

8 dicembre 2023
Si riparte da 1-0 e rigore. La corte: "Serve più lealtà"

Si riparte da 1-0 e rigore. La corte: "Serve più lealtà"

Una vittoria che sa di sconfitta o una sconfitta col profumo della vittoria. Lo scorso primo novembre si giocava l’8ª giornata del girone N di Seconda e al "Neri" di San Pancrazio: un big match tra i locali e il Marina, seconda contro terza. Marina in gol dopo 8’ con Ravaioli, ma al 18’ si accende un gigantesco parapiglia per un rigore assegnato dal giovanissimo arbitro a favore del Marina con espulsione del portiere Cenni. L’arbitro si sente minacciato, sospende la gara e il Giudice sportivo di Ravenna decreta lo 0-3 a tavolino, ma anche 10 giornate al bomber Fancello, e 8 turni ad Allegretti e 1 al portiere. Il tutto porta all’immediato ricorso del San Pancrazio e del suo presidente Guberti alla Corte Sportiva d’Appello Territoriale.

Corte che rivoluziona la sentenza, pur stigmatizzando l’operato dei giocatori in campo: "Va posto nel giusto rilievo che da una compagine che milita in Seconda Categoria, schierata in campo con alcuni giocatori che superano il trentesimo anno di età, ci si poteva e doveva attendere un atteggiamento maggiormente improntato alla lealtà sportiva e comunque diverso da quello avuto nei confronti del giovanissimo arbitro della gara, diciassettenne e praticamente al suo esordio nella categoria, le cui possibili incertezze nella direzione della gara e le conseguenti decisioni tecniche, per quanto discutibili fossero, avrebbero dovuto essere comprese e accettate da tutti i contendenti. Dunque, se da un lato va stigmatizzato il comportamento dei giocatori del San Pancrazio, non va altresì giustificato il comportamento dell’arbitro che non è stato esente da critiche per cui appare corretta a questa corte la decisione di far riprendere la gara dal 19’ con l’esecuzione del calcio di rigore a favore del Marina". Dunque la gara si giocherà – il 17 dicembre – ma il San Pancrazio sarà in 8 e, nei fatti, fortemente penalizzato e destinato alla sconfitta.

"Certamente considero la gara persa – dice il presidente del sodalizio ravennate, Claudio Guberti –, ma almeno abbiamo dimostrato che non siamo degli animali che picchiano l’arbitro, ma soltanto gente che vuol fare sport, pur trascinati dall’eccesso di agonismo. Una cosa a cui tenevo molto: certamente faccio le mie scuse al giudice di gara per quanto accaduto, dico sempre che arbitrare da soli è davvero difficile. Noi e i nostri giocatori non siamo stati esenti da colpe, ma almeno è stato stabilito che la gara poteva proseguire. Tra l’altro, credo fermamente che con la riforma dello sport, avendo a che fare con tanti lavoratori sportivi, debba cambiare in qualche modo anche la giustizia sportiva".

Ugo Bentivogli

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