Spal-Ascoli finisce con un pareggio: Tirelli-Corazza non bastano. Picchio rimontato da Antenucci

La squadra di Carrera va avanti 2-0 al Mazza, ma si fa recuperare dopo l'ingresso dell'ex attaccante bianconero

di DANIELE PERTICARI
23 agosto 2024
Spal-Ascoli finisce con un pareggio: 2-2  (foto Businesspress)

Spal-Ascoli finisce con un pareggio: 2-2 (foto Businesspress)

Ferrara, 23 agosto 2024 – Più amaro che dolce, perché essere rimontati in cinque minuti, al netto di tutte le incognite da considerare, non può essere una buona notizia per qualsiasi squadra, anche quest’Ascoli. Costruito in fretta ma subito capace di qualche fiammata veramente interessante da proporre ai più di centoventi tifosi presenti al Mazza. E allora contro la Spal è due a due, un punto per uno nella gara di esordio di tutta la terza serie nazionale. E verrebbe da dire quasi “peccato”. Perché sarebbe bastata un po’ di attenzione in più per raccontare di una squadra da rodare ma con il serbatoio già pieno.

Mister Massimo Carrera (Ascoli)
Mister Massimo Carrera (Ascoli)

Carrera inizia a scrivere il suo nuovo capitolo alla guida dei bianconeri, chiudendosi a tre dietro, recuperando Gagliolo - è lui il capitano - e mandando Adjapong e Cozzoli a gestire il lavoro in banda laterale. Davanti Marsura e Tirelli hanno il dettame di sgusciare dietro Corazza. Il risultato - per la prima frazione di gioco - è che molto del lavoro offensivo del nuovo Ascoli sia spesso destinato alla pulizia dei palloni arrivati dalla difesa, a dir la verità mai in difficoltà negli ultimi sedici. I due squilli maggiori dei padroni di casa arrivano infatti dalla distanza con Karlsson e Rao, entrambi disinnescati con semplici riflessi dal confermatissimo Raffaelli. Di nero (per via della maglia) c'è però il meglio di un primo tempo assolutamente apprezzabile, considerate le condizioni iniziali. E' quasi il 37' quando Marsura riceve accentrandosi, accelera, alza la testa a la mette nello spazio giusto col tempo giustissimo per Tirelli. Stop, palla piazzata, zero a uno. Gli estensi alzano le braccia ma in assenza di tecnologie varie vale il colpo d'occhio dei direttori di gara: Bruscagin resta inchiodato e dà luce all'undici piceno. Il gol è valido e manda a riposo l'Ascoli in vantaggio. Nella ripresa Carrera passa a quattro dietro con Campagna per Alagna cercando di rimettere più campo davanti ai due esterni bassi. Ed è una scelta corretta. Prima Varone sfiora il bersaglio grosso, poi Adjapong, non brillantissimo nei primi quarantacinque, affonda che è una meraviglia al 55’. Potenza, spazio e precisione nel suo coast to coast. Palla a Corazza. Primo tentativo, contrastato, cambio di piede senza che il pallone tocchi a terra. Un fendente. Zero a due. Un gol da bomber puro. Vero. Bello e importante. Saltano gli schemi e i tatticismi a mezzora dalla fine: Dossena manda dentro Antenucci (amato in Emilia, apprezzato nelle Marche) e il capitano ridà totalmente linfa ai suoi. Rovesciata di poco a lato, pressione a guadagnare un laterale che manda in rete Rao – pronto a spuntare silenzioso alle spalle di Adjapong - su dormita colossale di tutta la difesa ascolana. Venticinque da giocare. Uno a due con l’Ascoli che aveva appena sostituito due dei suoi migliori: Marsura e Corazza. Il cuore di capitano fa la differenza, ancora Antenucci procura una punizione laterale che D’Orazio calcia forte e chiaro. Arena anticipa tutti con tempismo e precisione e di testa la mette. Venti al termine. Due a due. Curiosità: Arena va in gol senza fascia di capitano al braccio, perché all’entrata del “sette” locale se l’è sfilata per darla a chi i gradi li ha ormai tatuati. Antenucci, appunto. Non è monologo, però, perché nel finale c’è ancora un po’ di Ascoli da respirare: D’Uffizi se la porta sulla mattonella d’autore e calcia a giro: Melgrati dice “no” alla grande. Dentro per i locali anche La Mantia. Gli ultimi dieci sono a saltare cinquanta metri di campo. Di qua o di là. Si gioca per vincere. Ma l’ossigeno è finito. Tutti sotto la doccia. Fresca, please.

Il tabellino

SPAL (4-3-3): Melgrati; Bruscagin, Arena, Bassoli, Tripaldelli; Nador (59’ Awua), Radrezza (59’ Antenucci), Zammarini; D’Orazio (84’ Kane), Karlsson (84 La Mantia), Rao (77’ Rosafio). A disp. Galeotti, Meneghetti, Dumbravanu, Iglio, Bachini, Saiani, Boccia, Camelio, Breit, Antonciuc. All.Dossena ASCOLI (3-4-2-1): Raffaelli; Alagna (46' Campagna), Menna, Gagliolo; Adjapong, Varone (90’ Maiga Silvestri), Bando, Cozzoli; Tirelli (64’ Bertini), Marsura (61’ D’Uffizi); Corazza (61’ Caccavo). A disp. Livieri, Abati, Maurizii, Piermarini, Tavcar, Caucci, Gagliardi, Achik. All.Carrera ARBITRO: Diop di Treviglio (Miccoli, Corello; Iacobellis) RETI: 36' Tirelli (A), 55’ Corazza (A), 63’ Rao (S), 69’ Arena (S) NOTE: ammonito Arena, Bassoli (S) per gioco falloso, Adjapong (A) per comportamento non regolamentare. Recupero 3'+ 6’. Spettatori 6720.

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