Tifosi della Curva Est di Rimini criticano la gestione Di Salvo e chiedono chiarezza

I tifosi della Curva Est di Rimini esprimono preoccupazione per la gestione Di Salvo, chiedendo professionalità e progetti chiari.

di DONATELLA FILIPPI
12 giugno 2025
I tifosi della Curva Est si sono rivolti alla società chiedendo maggiore chiarezza sul futuro

I tifosi della Curva Est si sono rivolti alla società chiedendo maggiore chiarezza sul futuro

Si dicono preoccupati per il loro Rimini e hanno deciso di non restare in silenzio. A farsi sentire sono i tifosi della Curva Est. L’estate biancorossa è decisamente calda e la curva fa un bilancio della gestione Di Salvo. Partendo dalla fine, dagli ultimi giorni di incertezza circa l’iscrizione al prossimo campionato. "Tutto viene fatto al fotofinish, senza il tempo per correggere eventuali errori – scrivono pensando alla domanda da presentare la scorsa settimana – col rischio concreto di rimanere col cerino in mano". Una situazione avvolta "da un silenzio assordante parso come un’assenza e una forma di disinteresse generalizzato, cosa a cui assistiamo anche a proposito delle ambizioni future e dello stadio. Dai punti di penalità dello scorso campionato all’iscrizione all’ultimo secondo, si denota una grave mancanza di professionalità ed attenzione, che ci sembra scarso amore e dedizione verso la causa". Ma la domanda dei tifosi della curva alla presidente Di Salvo e i suoi è chiara: "Al di là dei proclami fatti, quali reali progetti e ambizioni potete avere se questo pressapochismo disimpegnato è la cifra del vostro modo di fare? Abbiamo sempre messo davanti a tutto non tanto i risultati né i sogni di gloria o interessi di altro tipo, bensì rispetto, chiarezza e serietà. Questi fattori dovrebbero essere la base minima per guidare la società di calcio della nostra città, e se ci troviamo a doverlo affermare significa che non li stiamo riscontrando".

Parlano di sostenibilità, di cittadella dello sport, ma anche di stadio nuovo e di quel nuovo logo che ancora fa venire il mal di pancia. Chiedono professionalità alla dirigenza e si augurano che "dopo due anni di stabilizzazione e una Coppa vinta, che però non deve nascondere un decimo e un nono posto in campionato – scrivono – il terzo anno possa essere quello della competitività. C’è questa volontà o si vuole galleggiare alla deriva fino al prossimo scoglio? È necessario dotare la società di dirigenti competenti e non improvvisati, con a cuore questa città, la sua squadra e la sua tifoseria. Non si può minimizzare o fare orecchie da mercante, i problemi emersi vanno subito risolti, prima che sia troppo tardi e il prezzo da pagare per gli errori commessi diventi più salato per tutti".

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