Unione Sportiva Russi celebra 100 anni di storia con un evento speciale

L'Unione Sportiva Russi festeggia il centenario con celebrazioni allo stadio 'Bucci', onorando la sua eredità sportiva.

di ROBERTO ROMIN
8 maggio 2025
L'Unione Sportiva Russi festeggia il centenario con celebrazioni allo stadio 'Bucci', onorando la sua eredità sportiva.

L'Unione Sportiva Russi festeggia il centenario con celebrazioni allo stadio 'Bucci', onorando la sua eredità sportiva.

Una storia, 100 anni di vita, mille protagonisti. L’Unione Sportiva Russi taglia il traguardo del secolo di vita. Sabato, a partire dal pomeriggio, allo stadio ‘Bucci’, sono in programma le celebrazioni per un compleanno speciale. In città monta l’attesa. Quella del club arancione non è tuttavia una storia come le altre. Perché, per indossare la maglia arancione che tanto evoca quella dell’Olanda, bisogna da sempre soddisfare requisiti morali non banali. È quello ‘stile’ che Mario Sansoni – indimenticato e indimenticabile personaggio di una Russi che non c’è più – ha ‘seminato’ fino a farlo diventare un marchio di fabbrica. E lo ha fatto fin dal settore giovanile che, da sempre, è il fiore all’occhiello del club. Non lo dicono le cronache, ma le cifre. Non può essere un caso se, per decenni, a prescindere dai risultati tecnici (comunque sbalorditivi per rapporto ad un comune di 12mila anime, ‘schiacciato’ fra Ravenna, Faenza e Lugo), Russi ha portato in Nazionale, in serie A, B e C, un numero incredibile di calciatori.

"Far parte di questa famiglia – ha sintetizzato Alberto Bergossi, arrivato in A con Bologna, Avellino e Bari, poi stimato procuratore – è un privilegio". Da stropicciarsi gli occhi è l’undici ‘all time’ del Russi, che sarà presente in buon numero alla festa. Dall’1 all’11, come ai vecchi tempi: Alex Calderoni, Massimo Carrera, Michele Paramatti, Riccardo Maritozzi, Gianluca Ricci, Stefano Torrisi, Denis Bergamini, Damiano Longhi, Alberto Bergossi, Mirko Valdifiori e Gheo Francesconi. Aneddoti e amarcord non si contano. Solo a Russi si può intitolare la tribuna dello stadio – inaugurato nel ’75 – al supertifoso ‘Piede’ Bosi. Ci sono poi generazioni di russiani che si sono spese per questi colori. A coinvolgere il ‘presidentissimo’ Lino Dalla Valle, col fratello Giovanni sulla breccia per 35 anni prima di passare la mano a Stefano Babini, fu il dirigente Barico Orselli. Il figlio Luciano è stato giocatore, allenatore e segretario. Il nipote Luca, anche lui ex arancione, si è invece caricato sulle spalle tutta l’organizzazione del centenario.

Roberto Romin

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