Verso il derby contro l’Ancona: "La Recanatese ha voglia di rivalsa"

Il tecnico Bilò ricorda la pesante sconfitta a Fossombrone: "Ci sarà una reazione importante"

di ANDREA VERDOLINI
27 febbraio 2025
Lorenzo Bilò, allenatore della Recanatese (foto Calavita)

Lorenzo Bilò, allenatore della Recanatese (foto Calavita)

Per Lorenzo Bilò, quella di domenica, sarà davvero una giornata particolare. Neanche le menti più fervide potevano immaginare per lui, nel maggio scorso, un percorso simile. Era alla guida, con notevole successo, dell’Ancona Under 17 ed ora si ritrova, da avversario, ad affrontare la prima squadra dorica sulla panchina della Recanatese. Nove mesi nei quali, per l’attuale tecnico giallorosso, è successo tutto e il contrario di tutto, compresa una finale nazionale con la sua compagine giovanile persa a San Benedetto contro il Renate (con gol di Pepa nel finale). "Per me – dice – sarà una partita speciale, inutile nasconderlo perché l’Ancona è stata una parte importantissima della mia vita sportiva e non nego di essere anche un tifoso di quei colori. Sono stato capitano della Primavera e mio padre Bruno team manager negli anni più belli (compreso quello dell’ultima promozione in Serie A ottenuta nel 2003 con Ermanno Pieroni Presidente, Gigi Simoni allenatore e giocatori del calibro di Ganz, Perovic, Robbiati, Daino ndr). Le emozioni non mancheranno".

Incontrerete una squadra alla ricerca del riscatto, nel pieno di un periodo complesso e reduce da un brutto capitombolo casalingo con il Termoli. "Noi non saremo da meno visto che veniamo dal 4-1 subito a Fossombrone, un passivo comunque troppo pesante. Loro sono un gruppo forte, ben allenato e non a caso occupano il quinto posto. Non ci faremo condizionare dagli ultimi risultati. Nei miei, comunque, sin da martedì, ho visto grande voglia di rivalsa e ci sarà una reazione importante, consapevoli che dovremo disputare una partita quasi perfetta".

Senza cadere in quelle amnesie o cali di tensione che di recente vi stanno condizionando: "Se guardiamo a domenica scorsa si fa fatica a giustificare un punteggio simile. Serve, questo è certo, maggiore lucidità, anche in fase realizzativa e stiamo lavorando in tal senso. Il loro uno-due nel giro di pochi minuti avrebbe ammazzato un toro invece abbiamo avuto tante occasioni per raddrizzarla, sino al 3-1 che, oggettivamente, ci ha tagliato le gambe. Ricordo sempre che abbiamo subito tre sconfitte in quattro mesi, di cui solo una in trasferta, e credo sia un cammino da rimarcare. Certo, volevamo e speravamo in un futuro più tranquillo ed invece siamo in piena bagarre ma la squadra è viva e le preoccupazioni sarebbero di ben altro tipo se vedessi un collettivo spento o poco motivato".

Intanto anche l’attaccante Zini ieri si è allenato regolarmente, dopo aver saltato la seduta di martedì per un attacco influenzale. Fiducia intatta? "Assolutamente sì: c’è grande energia, nella consapevolezza che in questo campionato ogni punto lo devi strappare con sudore e sofferenza".

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