Giro d’Italia: ci siamo. Casagrande: “Mi aspetto uno spettacolo. San Pellegrino in Alpe? Sarà dura”

I pronostici e i ricordi dell’ex ciclista fiorentino per l'edizione che partirà venerdì 9 maggio. “La vittoria all’Abetone mi portò la maglia rosa”

di ANTONIO MANNORI
8 maggio 2025
Il fiorentino Francesco Casagrande in maglia rosa

Il fiorentino Francesco Casagrande in maglia rosa

Firenze, 8 maggio 2025 – Quel giorno, il 22 maggio 2000, era la nona tappa dell’83° Giro d’Italia, con partenza da Prato e arrivo al Passo dell’Abetone, ma prima di arrivare sulla montagna pistoiese c’era da superare la micidiale salita di San Pellegrino in Alpe, quella che i corridori dopo 25 anni torneranno a percorrere quest’anno il 21 maggio in occasione della tappa Viareggio-Castelnuovo ne’ Monti. Il protagonista di quella frazione del Duemila fu il fiorentino Francesco Casagrande. “Era una giornata di sole quel giorno – ricorda – per me una tappa importante, decisiva. Avevo visionato per due volte la salita di San Pellegrino in Alpe e mi ero convinto che dovevo attaccare. Andò benissimo, l’incitamento di tanti sportivi toscani, la fuga solitaria e la vittoria all’Abetone con più di un minuto e mezzo su Garzelli e Frigo”.

 E la maglia rosa conquistata con quella impresa.  

“La indossava Gutierrez quel giorno, ma grazie al successo finì sulle mie spalle conservandola per 11 giorni. Peccato che la persi il penultimo giorno e la indossò proprio Garzelli nella tappa a cronometro da Briancon al Sestriere. Conclusi quel Giro in seconda posizione”.

 Questa volta la dura salita è a 90 chilometri dall’arrivo

“Sarà sicuramente affrontata in maniera più tranquilla dai corridori mancando ancora tanti chilometri al traguardo, ma attenzione questa è davvero un’asperità importante e può fare selezione e mettere in difficoltà più di un corridore ed arriva tra l’altro dopo la cronometro di quasi 30 chilometri da Lucca a Pisa”.

Andrà a vederla da vicino il prossimo 21 maggio?

“Può anche darsi, ma non ho ancora deciso, dopo 25 anni potrei davvero tornare su quei tornanti da capogiro”.

Che giro sarà quello che parte domani?

“Un Giro senza dubbio più aperto manca un vero e proprio faro della corsa, anche se Roglic e Ayuso hanno qualcosa in più per la classifica rispetto agli altri“.

Gli italiani più forti sono Tiberi e Ciccone?

“Senza dubbio per la classifica i due sono i più quotati, gli altri cercheranno soddisfazioni nelle tappe cercando magari il successo come Piganzoli, Fortunato, Zana, Vendrame, Frigo e qualche altro”.

E per i due unici toscani presenti Ulissi e Magli?

“Ulissi che di giri ne ha fatti una decina può aggiungere un’altra vittoria alle 8 conquistate in precedenza, per Magli sarà più difficile anche se ha dimostrato di essere bravo, veloce, in una squadra interessante come quella della VF Group Bardiani CSF Faizanè. Essere al suo secondo Giro d’Italia per Magli è già una bella soddisfazione”.

Dal punto di vista tecnico il suo giudizio del Giro?

“È impegnativo e già dalle prime tappe, ci potrebbe essere già bagarre sino dai primi giorni e può diventare davvero bello e spettacolare, e questo credo che sia l’augurio di tutti gli sportivi e appassionati di ciclismo”.

Va ancora in bici?

“Assolutamente si, mi tengo in forma pedalando con la squadra allievi dell’Iperfinish di Fucecchio che preparo ed alleno assieme all’altro ex professionista toscano Elia Favilli. Abbiamo già ottenuto otto vittorie, merito dei ragazzi oltre a numerosi piazzamenti, insomma non sono mancate le soddisfazioni fino ad oggi, speriamo di proseguire”.

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