Sinner da Wimbledon: “Il mio gioco simile a quello di Djokovic, è grazie ai suoi consigli”

Le parole del tennista altoatesino sul suo stile di gioco, influenzato dai consigli di Novak Djokovic

di MATTEO MEREU
4 luglio 2025
Jannik Sinner dopo la vittoria al secondo turno di Wimbledon

Jannik Sinner dopo la vittoria al secondo turno di Wimbledon

Londra, 4 luglio 2025 – Tra le teste di serie che cadono non c'è nessun problema per Jannik Sinner: il tennista altoatesino, infatti, ha superato facilmente Vukic al secondo turno di Wimbledon. Il match, giocato ieri, ha visto l'italiano imporsi con un netto 3-0 (6-1, 6-1, 6-3) e ora troverà davanti a sé lo spagnolo Pedro Martinez, tennista classe 1997, che finora ha superato l'inglese George Loffhagen al primo turno e l'argentino Navone al secondo. Questa edizione di Wimbledon ha dimostrato come il tennis possa essere imprevedibile, con dei risultati apparentemente scontati che possono essere ribaltati facilmente, ma, data l'uscita di scena di giocatori particolarmente insidiosi, Sinner deve sfruttare al massimo quest'opportunità. Nella conferenza stampa immediatamente successiva alla vittoria contro Vukic, l'italiano ha parlato del suo stile di gioco, che ricorda per certi versi quello di Novak Djokovic. L'altoatesino ha ammesso come, grazie ai consigli del serbo, sia migliorato tanto sotto certi punti di vista, così come Darren Cahill, suo coach, aveva affermato pochi giorni fa nel podcast dell'ex tennista Andy Roddick.

“Djokovic mi ha dato molti consigli"

Queste sono state le parole di Sinner: “Djokovic mi ha dato molti consigli su come migliorare il mio gioco e renderlo simile al suo, ma pur sempre con il mio stile. Nole varia di più e si muove meglio di me sull'erba ma, per esempio, colpiamo la palla in modo simile di dritto e di rovescio. Ogni volta guardo sempre cosa posso prendere dagli altri giocatori e lui è sicuramente quello a cui mi ispiro maggiormente”. L'ultimo affronto tra i due risale alla semifinale del Roland Garros, vinta dall'italiano in tre set, ma Djokovic non ha alcuna intenzione di farsi da parte. Nello slam inglese, infatti, il serbo è una costante, come dimostra la qualificazione al terzo turno, dove affronterà il connazionale Kecmanovic. Nole non è rimasto indifferente alle numerose eliminazioni delle teste di serie e sa che può essere un buon momento per centrare il suo venticinquesimo titolo slam. Come ammesso da lui stesso, non si troverebbe a Wimbledon se non pensasse di poterlo vincere e ha tutta la voglia del mondo di riconquistare un trofeo del Grande Slam dopo essere fermo dal 2023, quando vinse Australian Open, Roland Garros e US Open. Inoltre, c'è sempre il record di Federer nel mirino: lo svizzero si trova in cima ai più vincenti della storia di Wimbledon con otto successi, uno in più di Djokovic, che vuole provare ancora una volta a riscrivere la storia.

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