Torneo Open di tennis a Castelfiorentino: al via il Memorial Vieri Angelucci
Il Torneo Open "Città di Castelfiorentino" inizia con tennisti di alto livello e un montepremi di 5mila euro.

Alessandro Ingarao, tre volte campione italiano di Seconda Categoria
Sta entrando nel vivo a Castelfiorentino il Torneo Open di tennis "Città di Castelfiorentino" - Secondo Memorial Vieri Angelucci, che da stasera vedrà al via il tabellone principale. Quest’anno la manifestazione intitolata al maestro castellano scomparso prematuramente due anni fa, vedrà la partecipazione di alcuni dei tennisti più forti a livello regionale e nazionale che fino al prossimo 7 giugno si contenderanno il montepremi finale di 5mila euro, che la Polisportiva I’Giglio (promotrice del torneo) ha messo insieme grazie al contributo di tante realtà commerciali di Castelfiorentino e della Valdelsa, e che fa di questo torneo il secondo più importante in Toscana dopo le pre-qualificazioni degli Internazionali BNL d’Italia del Match Ball Firenze, torneo che mette in palio un posto al Foro Italico.
Durante il torneo anche tre serate di Padel – sempre aperte a tutti – all’insegna del puro divertimento. Estremamente elevato il livello di questa seconda edizione con trentotto Seconde Categorie in totale, tra cui otto giocatori con classifica di almeno 2.3. Guidano il seeding i 2.1 Alessandro Ingarao e Federico Campana, che in due vantano la vittoria di quattro Campionati Italiani di Seconda Categoria (il siciliano Ingarao ha vinto gli ultimi tre). Oltre a loro, ci saranno i 2.2 Mattia Nannelli e Andrea Motta, e alcuni tennisti con un presente o un passato importante nel ranking mondiale, come Andrea Bacaloni, Andrea Militi Ribaldi, Pietro Fanucci e Augusto Virgili (quest’ultimo attuale 215 al mondo di doppio).
"Con affetto e profonda gratitudine – osserva il presidente della Polisportiva I’Giglio, Silvano Comanducci – ripenso agli anni in cui Vieri Angelucci ha donato se stesso con passione e dedizione alla nostra comunità tennistica. Non è stato solo un maestro di tennis, ma un vero punto di riferimento, un educatore paziente e competente che ha saputo trasmettere valori, entusiasmo e amore per questo sport. Ha formato generazioni di ragazzi, insegnando loro non solo a colpire una palla, ma a credere in loro stessi, ad affrontare le sfide con determinazione ed a vivere il campo come una palestra di vita".
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