Bonitta guida la Nazionale egiziana verso i Mondiali di volley nelle Filippine
Bonitta si prepara per i Mondiali di volley con l'Egitto, puntando alla qualificazione agli ottavi contro la Tunisia.

La presentazione di Bonitta come coach dell’Egitto
"I voli sono comodi. C’è un diretto Cairo-Roma, una breve sosta per la connection con Bologna e in meno di sei ore sono a casa". Bonitta fa capire di aver fatto una scelta "esotica", ma non essersi troppo staccato dai suoi affetti. L’aereo è veloce e anche il nuovo impegno con la Nazionale egiziana sarà breve e concentrato: il traguardo sono i Mondiali di settembre nelle Filippine, che vedranno l’Italia di De Giorgi nel ruolo di detentrice. "Poi valuterò, ho ricevuto alcune offerte, ma al momento non ci voglio pensare" dice il coach che si tiene aperte tutte le strade per la prossima stagione sportiva. Si tratterrà nel fine settimana a casa per poi ripartire e tuffarsi nella esperienza egiziana. Bonitta aggiunge il continente africano all’Europa e all’America dove ha già lavorato e torna ad una nazionale, stavolta maschile, dopo le tre esperienze al femminile con Italia, Polonia e Slovenia e dopo una molteplicità di esperienze pallavolistiche di ogni genere, l’ultima delle quali in Texas, nella neonata Lega Professionistica voluta da Kiraly e abbandonata dopo pochi mesi per motivi familiari.
Come è andato l’approccio con l’Egitto? "Bene. Sono andato là in forma riservata per una decina di giorni, ho conosciuto i dirigenti federali, lo staff, una ventina di giocatori e le strutture del Cairo dove lavoreremo, che sono all’avanguardia, moderne da ogni punto di vista, anche da quelli dell’alimentazione e della logistica. Forse meglio dell’Acqua Acetosa a Roma. Solo l’ultimo giorno della mia permanenza è stato ufficializzato e reso pubblico il mio incarico con la conferenza stampa e le foto con le divise".
Un ambiente nuovo, lontano dai grandi itinerari del volley. Oltre alla guida tecnica si dovrà lavorare su altri aspetti? "Certo. Cercherò di dare il mio apporto sotto ogni aspetto. Avrò con me il preparatore della Consar Simone Ade, che comunque al termine dell’esperienza tornerà al club di Ravenna".
L’Egitto è la tradizionale rappresentante africana alle grandi competizioni internazionali. Da quest’anno le partecipanti sono determinate dai ranking, senza tornei di qualificazione e la sua nuova nazionale è ammessa grazie alla vittoria nei campionati continentali organizzati a Il Cairo insieme alla stessa Tunisia e alla sorprendente Libia. Cosa potrete fare ai Mondiali? "I giocatori a mia disposizione sembrano interessanti. Abbiamo due centrali sopra i 2 metri e 10. Il sorteggio ci ha dato un girone con Filippine, Iran e Tunisia. Abbiamo possibilità di passare il turno, probabilmente giocandoci la qualificazione agli ottavi con la Tunisia con la quale, da queste parti, c’è una rivalità accesissima".
E la Consar? "Rapporti ottimi. Non sono venuto alle partite perché ho dedicato tutto il tempo alla famiglia, ma mi sono visto col presidente, abbiamo parlato a lungo".
Marco Ortolani
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