Bruno "Così possiamo giocarcela con tutti"

Valsa Group Il brasiliano trascinatore nell’impresa con Trento: "Rinnovo? Non è il momento di parlarne. Che bella la standing ovation"

di ALESSANDRO TREBBI -
12 dicembre 2023
Bruno "Così possiamo giocarcela con tutti"

Bruno "Così possiamo giocarcela con tutti"

Il migliore giocatore, il miglior trascinatore, il miglior capitano, il miglior tifoso dei suoi compagni. Basterebbe scrivere il migliore, per raccontare il Bruno Rezende (foto) che domenica pomeriggio ha deciso di non accettare un’altra sconfitta con una grande e di cambiare la storia piccola della sfida contingente ai campioni d’Italia, forse quella grande della stagione di una Valsa Group che ora si sente più forte, più sicura, soprattutto sa che si può vincere anche contro gli invincibili. "Non è un qualcosa che ho dentro da oggi – ha raccontato Bruno – dopo l’ultima partita con la Lube ci eravamo già detti prima che dovevamo reagire. Sono le partite più belle da giocare e io sono uscito dal PalaPanini molto frustrato dopo lo 0-3 subito da Civitanova, perché non eravamo riusciti a stare in campo".

E con Trento?

"Con Trento si è vista un’altra squadra, siamo sempre rimasti in partita anche a livello tecnico nonostante un primo set nel quale avevamo fatto più fatica, parlavamo poco. Però l’agonismo, il sentire l’atmosfera del nostro palasport è stato ciò che ci ha fatto fare il passo di cambiamento".

Insomma, una vittoria speciale?

"Sì, un’altra domenica di quelle speciali, non esiste nient’altro come vincere così al PalaPanini".

L’obiettivo rimane la Final Four di Coppa Italia?

"Avevo detto che il nostro focus era centrare la Coppa Italia, poi è da un po’ che non conquistiamo la Final Four e quello sarebbe davvero un obiettivo grosso. Entrare nelle otto era l’obiettivo concreto, per competere con Trento e le altre ci voleva un altro step. Lo abbiamo fatto, ha pagato il nostro grande lavoro in settimana: continuando così possiamo giocarcela con tutti".

Dopo questa sua prestazione c’è già chi chiede a gran voce il suo rinnovo…

"Non è oggi il momento di iniziare a parlare di rinnovo e di contratti. C’è ancora tutta la stagione da giocare, dobbiamo tenere la testa sul quotidiano. Io voglio godermi e vivere il giorno per giorno qui".

Senza un faro in attacco, oggi deve inventare di più?

"Sì, è una situazione che mi stimola, soprattutto perché devo capire come gestire chi ho intorno. Devo essere il miglior palleggiatore per la squadra che ho, non il miglior Bruno. Anche a Civitanova, quando avevo tantissimi campioni a fianco, dovevo far girare comunque la squadra al meglio. Oggi qui abbiamo più equilibrio. Però…"

Però?

"Mi sono arrabbiato con me stesso nel secondo set, quando sono stato trattenuto e anziché inventarmi un primo tempo più rischioso ho dato palla scontata a Davyskiba. Non dobbiamo esagerare, ma devo far venire fuori ognuno nel momento più opportuno".

Davyskiba: regge il paragone con Ngapeth?

"Ha il braccio velocissimo, tanta varietà, ha cose simili a Earvin, salta anche di più, ma deve ancora crescere".

Infine, la standing ovation

"Non mi era mai successo, ero anche spaesato, non avevo capito bene cosa stesse succedendo. È stato bellissimo e spero di continuare a giocare a questo livello".

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