Civitanova: Chinenyeze e Lagumdzija brillano nella finale Scudetto di pallavolo
Chinenyeze e Lagumdzija si distinguono nella finale Scudetto di pallavolo, con prestazioni solide e decisive per Civitanova.

Sei giocatori, un solo obiettivo: vincere insieme la partita
Chinenyeze 6,5: tre su quattro in attacco, un ace e servizi più insidiosi del solito, anche due muri (sempre su primi tempi). Prestazione più che positiva per il centrale.
Gargiulo 6-: l’omologo, alla prima finale Scudetto in carriera, non è un fattore invece. Anche per lui 6 punti ma con 5/10. Non conclude l’incontro, nel terzo set entra Podrascanin.
Boninfante 5,5: anche per il regista ventenne era la primissima uscita in una finale tricolore e un po’ ha accusato l’emozione. Ha battuto benissimo, un ace, solo 2 errori su 10 tentativi, però Mattia non ha alzato sempre i palloni ideali, per parabola e timing. Grave poi l’indecisione nel finale del terzo set, una palla per nessuno regalando un punto cruciale ai trentini.
Nikolov 6--: sufficienza stiracchiatissima per lo schiacciatore. L’altra stellina giovane di Civitanova, sempre 21 anni va ricordato, ne mette 13 col 46% e in ricezione funziona un po’ meglio del solito (più cercato di tutti, 26 volte su 63 servizi).
Lagumdzija 7: normalmente ha percentuali offensive maggiori del 39%, ma è stato l’unico o quasi a buttarla giù con costanza e anzi Boninfante lo ha cercato talvolta con palloni difficili. Comincia con un primo set eccellente, termina come top scorer dei suoi con 17 punti. Tre ace su 7 di squadra e pure 3 muri. Pure per lui prima finale in carriera.
Bottolo 5: l’eroe di gara5 a Perugia, scatenato con i suoi 7 ace, stecca la prima alla ilT Quotidiano Arena. Parte male e non trova mai il cambio di ritmo, sia in battuta (nessun ace, 4 errori su 9 tentativi), sia in attacco dove farà appena 3 punti con 3/10. Nel terzo set entra Loeppky.
Balaso 7: il voto è anche per il rientro in sestetto da extraterrestre, a 26 giorni dall’operazione alla mano. Il capitano fa il suo, specie in ricezione. Va detto che nel fondamentale è piaciuto molto, dall’altra parte, il baby Laurenzano.
Orduna, Poriya, Dirlic, Loeppky e Podrascanin ng.
an. s.
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