Consar, giovani rampanti. "Domenica ero carico»
Continua a stupire il 23enne Grottoli, prodotto del vivaio della società giallorossa. Il centrale: "Con Reggio ho avuto il giusto approccio. Che aiuto dai compagni".
"Se c’è da farsi trovare pronto, io ci sono". Prima, l’ingresso a freddo, giovedì sera, nel tiebreak del vittorioso big match casalingo contro la vice capolista Prata. Poi, domenica, la prima maglia da titolare in A2, contro Reggio Emilia, per un altro successo (stavolta da protagonista), che, tra l’altro, ha catapultato la Consar al 4° posto in solitaria. La prospettiva di Lorenzo Grottoli – ventitreenne centrale prodotto del vivaio giallorosso, rientrato alla base dopo 2 campionati di A3 a Bologna e Portomaggiore – era quella di una stagione da comprimario. E invece, sul momento d’oro della squadra di Marco Bonitta, c’è anche il suo contributo, tutt’altro che casuale. Un punto (importantissimo) firmato al primo pallone giocato in A2 nel frangente topico del match contro Prata; 6 punti, e un ‘filotto’ di battute in salto flot, nel momento cruciale del match contro Reggio. "Sono contento della mia prestazione, ma lo sono soprattutto per la squadra, perché abbiamo vinto una partita difficile, contro un avversario che era a -1 da noi, quindi una diretta concorrente. Tra l’altro abbiamo portato a casa 3 punti, quindi va benissimo così". Poi, il dietro le quinte: "In pratica – ha spiegato Grottoli – sapevo da giovedì che avrei giocato titolare, perché Bartolucci sta recuperando pian piano dall’infortunio alla caviglia, ma ancora non era pronto per giocare. La tensione? Ho dormito sereno, non mi sono agitato. Pensavo peggio. Ero tranquillo. Sì, carico, ma tranquillo. Quando sono entrato al Pala de André ero rilassato, consapevole di dover giocare un match ‘normale’. Penso di averla approcciata nel modo giusto. I compagni mi hanno aiutato molto. Mancini mi è stato dietro. Fin da giovedì, mi ha responsabilizzato e mi ha dato fiducia. La nostra amicizia poi, mi ha aiutato molto. L’emozione vera l’ho provata giovedì sera contro Prata quando, a causa dell’infortunio di Mengozzi, sono entrato a freddo e siamo riusciti a vincerla molto bene di squadra. In quel momento c’è stata una bella reazione". Contro Reggio, oltre ai 6 punti dello score (5 su 9 in attacco e un muro), c’è anche quell’interminabile turno al servizio del 3° set: "In battuta sono andato sull’obiettivo che avevamo preparato. Ed è andata bene, perché in quel frangente abbiamo fatto dei break importanti".
Roberto Romin
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