Consar, il Pala de Andrè è tabù: "Il problema è la continuità"
Volley serie A2 Il vice Di Lascio: "Non conta l’impianto. Con Porto Viro troppe le difficoltà in attacco"

Una Consar Ravenna di nuovo irriconoscibile. Il ko 0-3 di mercoledì sera al Pala de André contro Porto Viro, ha riaperto ferite e dibattiti. Al termine del match, Marco Bonitta ha immediatamente portato la squadra nello spogliatoio. Due indizi (rovinosi e ravvicinati ko contro Brescia e Porto Viro) non fanno ancora una prova, ma il fattore campo – nello specifico, il ‘fattore Pala de André – potrebbe essere effettivamente un boomerang. La sfida di abbandonare il ‘fortino’ del PalaCosta, per giocare le gare interne sotto la cupola di viale Europa, al momento lascia aperto – appunto – il dibattito. Bonitta (subito dopo il ko contro Brescia del 5 novembre) e il vice Saverio Di Lascio (delegato dal tecnico ravennate a commentare il ko contro Porto Viro dell’altra sera) sono sicuri che l’imponenza e le dimensioni del Pala de André non siano un problema: "Non è un problema dell’impianto in cui si gioca – ha spiegato proprio Di Lascio – ma di continuità, che contro Porto Viro non siamo riusciti ad avere. Dalla vittoriosa trasferta di domenica a Ortona avevamo avuto dei buoni riscontri, soprattutto in attacco, fondamentale tornato a buoni livelli. Anche nella correlazione muro-difesa eravamo stati molto ordinati. Con Porto Viro invece, così come contro Brescia, siamo andati in difficoltà in attacco. In particolare siamo andati male nel 1° e nel 3° set, con percentuali attorno al 30-40%. Diventa difficile puntare alla vittoria con un punto su 3 in attacco. Porto Viro ha anche evidenziato una buona difesa, toccando molti palloni a muro. Noi invece, nonostante avessimo studiato bene le loro caratteristiche, siamo stati un po’... distratti nel muro-difesa, senza dimenticare che ci è mancato anche l’atteggiamento".
Un moto d’orgoglio, la Consar l’ha comunque avuto nel 2° parziale: "Nel 2° set – ha aggiunto Saverio Di Lascio – quando le percentuali d’attacco sono cresciute, siamo rimasti aggrappati al match, giocando punto a punto. Purtroppo non abbiamo sfruttato le opportunità in contrattacco che ci sono capitate. E, questo, non è imputabile al palasport. Il problema del palazzetto non esiste. È comunque un passo indietro rispetto alla vittoria di Ortona che fa parte del processo di crescita di una squadra giovane come la Consar. Gli avversari? Non credo ci sia così tanta differenza fra noi e Porto Viro, come ha detto il risultato. Purtroppo c’è stata differenza nel singolo match. Noi li abbiamo anche aiutati perché, in attacco, non abbiamo applicato quelle variazioni nei colpi che, invece, erano state alla base della vittoria di Ortona". Ora però non c’è davvero nemmeno il tempo di voltarsi indietro. La Consar tornerà infatti in campo già domani sera, alle 19, a Santa Croce sull’Arno, per affrontare la vice capolista Siena, nell’anticipo della settima giornata.
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