Giovanni Guidetti guida il Vakifbank all'ottavo scudetto e punta alla Champions League
Guidetti celebra l'ottavo scudetto con il Vakifbank e prepara l'assalto alla Champions League contro Conegliano, Milano e Scandicci.

Guidetti celebra l'ottavo scudetto con il Vakifbank e prepara l'assalto alla Champions League contro Conegliano, Milano e Scandicci.
Otto scudetti, l’ultimo martedì sera grazie alla vittoria in tre partite sul Fenerbahce, la grande rivale e favorita della vigilia. E ora l’assalto alla settima Champions League, che Giovanni Guidetti (foto) si giocherà contro Conegliano, Milano e Scandicci in casa, a Istanbul, il 3 e 4 maggio. L’ennesima soddisfazione a èmeno attesa delle altre. "Forse per questo tra le più belle" gongola un Guidetti che ha festeggiato come si deve martedì sera ma che già oggi è di nuovo in palestra per preparare la sfida europea.
Guidetti, otto scudetti personali: uno solo in meno di Anderlini e Bagnoli, che effetto le fa?
"Anche solo essere preso in considerazione tra questi mostri sacri è troppo, per come sono fatto io. Non mi paragonerò mai a queste leggende. Certo, sono molto felice che la storia si ripeta".
Parla dei suoi scudetti?
"Sì, vuol dire che il lavoro di tanti anni continua a portare risultati".
Dal 2011 sempre sulla panchina del Vakif, sempre vincente. C’è un segreto?
"Intanto mi preme dire che questo è stato uno degli scudetti più belli. Inaspettato. Certo, c’è il primo che come il primo amore non si scorda mai, però quest’ultimo è stato uno dei più belli perché in Turchia eravamo la terza squadra, non la favorita, in Europa siamo forse la quinta o la sesta. Una squadra giovane, con tante ragazze alla loro prima finale scudetto o alla loro prima Champions. Era un progetto con tanti punti interrogativi".
Risolti?
"Le ragazze sono migliorate tantissimo. È stato un piacere vederle crescere. Mi piace dare un ‘titolo’ alle stagioni, quello di quest’anno era ‘Ricostruzione’: abbiamo cambiato tante giocatrici, cambiato capitana, fatto a meno di una campionessa come Gabi".
E ora la Final Four Champions. Con che prospettive?
"Abbiamo la consapevolezza di saper giocare bene partite importanti, ma il livello della pallavolo in Italia oggi secondo me è più alto che in Turchia. Tecnicamente per noi sarà un everest, Conegliano è la più forte di tutti, Milano e Scandicci forse qualche parte attaccabile ce l’hanno, ma sono comunque corazzate. Andiamo con la gioia dei principianti, anche se certo il Vakif è abituato, come club, a questo appuntamento".
In estate si dedicherà al Canada, la sua nuova avventura da ct
"Una sfida molto bella, con una squadra che mi piace molto. L’obiettivo principale è andare a Los Angeles, alle Olimpiadi 2028. Con Kyera Van Ryk, la mia opposta sia col Canada che al Vakifbank, c’è la possibilità di crescere ancora, è diventata una delle migliori del mondo".
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