Il Certaldo vuol tornare in "C" "Non intendiamo nasconderci"

La formazione di serie D femminile dell'Ap Certaldo è pronta a ripartire, con l'obiettivo di riconquistare la serie C. Giocatrici esterne, ritorni a Certaldo e giovani promesse: il progetto di crescita e rinascita della pallavolo certaldese è pronto a partire.

3 settembre 2023
Il Certaldo vuol tornare in "C"  "Non intendiamo nasconderci"
Il Certaldo vuol tornare in "C" "Non intendiamo nasconderci"

La formazione di serie D femminile dell’Ap Certaldo è pronta a ripartire e a presentare la stagione è il riconfermato allenatore Stefano Sassi. "L’obiettivo, senza troppi giri di parole, è quello di riconquistare la serie C. Per farlo sono state ingaggiate ad oggi cinque giocatrici esterne, anche se in realtà alcuni nomi sono dei ritorni a Certaldo: parlo della schiacciatrice Martina Paoli e dell’opposto Benedetta Dozi. Le new entry sono l’attaccante Natasha Fontani e le sorelle Romanelli, il libero Asia e la palleggiatrice Noemi, che hanno rinunciato ad importanti impegni in squadre più quotate per sposare il progetto di crescita e rinascita della pallavolo certaldese. Rimangono confermate dallo scorso anno il libero Laura Bianchi, le centrali Dalia Campinoti ed Elena Mochi, l’opposto Marta Donzelli, le schiacciatrici laterali Margherita Innocenti e Aurora Spini, la palleggiatrice Aurora Marghitoru. Mancano comunque ancora due tasselli per completare la squadra".

"Obiettivo secondario, ma non meno importante, è quello di mantenere tutta l’attività svolta lo scorso anno con le giocatrici più giovani, che andranno a giocare in Under 18 e 3ª Divisione Femminile e continuare quel lavoro di progressione tecnica che comunque nello scorso campionato ha dato i suoi frutti, se non visibili nei risultati in classifica, sicuramente evidenti sulla preparazione delle giovani giocatrici – prosegue il tecnico –. In questo momento avevamo bisogno di ragazze con più esperienza che affiancassero le nostre leve giovanili: il modus operandi della nostra società è proprio quello di puntare alla crescita del singolo atleta, partendo addirittura dall’Under 12, mettendolo anche in campo su allenamenti aggiuntivi e mirati con le squadre del livello immediatamente superiore, in modo da stimolarne la voglia di crescere guardando e imparando dagli atleti più grandi".

L’attenzione rimane comunque sul risultato, come sottolinea lo stesso allenatore. "Perché anche nel settore giovanile si attira e si genera interesse se la prima squadra è comunque a un certo livello". Sassi conclude infine con una riflessione. "Una delle cose più belle che mi ha appassionato l’anno scorso è stata il trovare un gruppo di ragazze molto giovani a cui piace giocare a pallavolo, con il sogno di diventare giocatrici ad alti livelli e quindi come allenatore hai non solo la responsabilità di farle crescere da un punto di vista tecnico, ma anche la responsabilità di detenere un sogno e di farglielo realizzare. E questa una prospettiva che a me personalmente dà molta soddisfazione. Per farlo c’è bisogno di una scala con pioli molto ravvicinati nel senso che occorre porsi tanti piccoli obiettivi che ci permettano di fare un passo alla volta, considerando che se anche si scivola di uno, si rimane comunque lì nelle immediate vicinanze. Ecco perché dovranno essere piccoli, numerosi, raggiungibili, misurabili, stimolanti e con una durata ben precisa nel tempo. Così alla fine l’obiettivo ultimo sembrerà meno difficile da raggiungere".

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