Oleg Antonov lascia la Yuasa Battery: un addio a Grottazzolina dopo una stagione straordinaria
Oleg Antonov conclude la sua esperienza con la Yuasa Battery, lasciando Grottazzolina dopo una stagione di successi.

Oleg Antonov
Si chiude l’esperienza di Oleg Antonov da schiacciatore della Yuasa Battery. Un connubio il suo con Grottazzolina che nasce dall’infanzia, da quel biennio che l’Oleg bambino ha trascorso a Grotta per seguire papà Jaroslav, schiacciatore che ha scritto pagine indelebili della storia della pallavolo e fatto innamorare già in quegli anni un intero paese. Ora si chiude per Oleg questa esperienza con una stagione straordinaria con la società della Yuasa ha lo ringrazia profondamente per l’esempio mostrato in campo e fuori quest’anno. "All’inizio è stato sicuramente molto strano ha sottolineato Oleg - quando facevo i primi passi per Grotta, ero continuamente fermato e riportato ai ricordi della mia infanzia. A questo si aggiungeva che quando sentivo le prime volte mio padre, la cosa diventava ancora più particolare, perché raccontare, come sempre, di un ambientamento, in questo caso significava, diversamente dalle altre occasioni, riportargli i saluti della gente che incontravo e sentire lui che li ricambiava. Poi ci siamo gettati nella stagione e tutto questo non è scomparso ovviamente, ma ha ceduto alla priorità del campo". Un’annata che resterà nella storia del volley per tantissimi aspetti. "Questa stagione che tutti definiscono straordinaria lo è stata di fatto, non solo per la rilevanza sportiva, ma per l’importanza che la pallavolo riveste per questo territorio e per questa comunità. I grottesi hanno la pallavolo nel sangue, io so bene la storia di questo paesino, della gente che lo abita, di quanto ci tiene. Fino al Palasi è arrivato quel battito del cuore che nasce e pulsa tra le vie di Grottazzolina. Mi sono trovato bene, in un’avventura che sono contento abbia fatto parte della mia storia sportiva così come sono contento di averne fatto parte. Sono felice di aver contribuito a regalare questa stagione ai grottesi, che se lo meritano. Ringrazio tutti i tifosi, di cuore, per averci sostenuto durante tutta la stagione. Il PalaSavelli era sempre molto animato e in campo si sentiva molto". Una carriera importante, con quell’argento olimpico a Rio a brillare fortissimo ma anche tante stagioni da protagonista in giro per il mondo. Di certo però uno di quei posti che Oleg può chiamare "casa", è senza ombra di dubbio Grottazzolina.
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