Olimpia Teodora Operazione risalita

Rassicurante vantaggio su Forlì quartultima, ma 5 lunghezze da recuperare sulle squadre che precedono: mancano 11 gare

di MARCO ORTOLANI
12 febbraio 2025
Esultanza delle ravennati dopo un punto (. Foto Zani Sul difficile parquet di San Donà il tiebreak ha avuto un epilogo sfavorevole

Esultanza delle ravennati dopo un punto (. Foto Zani Sul difficile parquet di San Donà il tiebreak ha avuto un epilogo sfavorevole

La sfida di San Donà, sul campo della Imoco Conegliano jr, è giunta proprio nel momento in cui la prima squadra della società veneta conquistava la settima Coppa Italia consecutiva, superando il bottino di sei (non consecutive) vinte dall’Olimpia Teodora negli Anni Ottanta. Un dominio totale che l’Imoco esercita muovendosi bene e con molti mezzi sul mercato e avendo allestito una struttura tecnica e societaria di prim’ordine.

Le loro "piccole" (nate fra il 2007 e il 2009) hanno dimostrato grandi mezzi fisici e la capacità di sbagliare poco, virtù rara per formazioni giovanili. L’Olimpia ha opposto una prova non brillantissima, ma che comunque ha portato un punto per la classifica, grazie all’ennesima conclusione al tiebreak (la settima su 15 partite) e il segno di una buona tenuta agonistica, vista la rimonta da 1-2, quando le venete sembravano avviate verso una vittoria in quattro set. In classifica il rassicurante vantaggio sulla quartultima (Forlì) è di nove punti, mentre serve recuperarne almeno 5 sulle squadre che precedono, nelle 11 partite rimaste, per raggiungere i playoff.

"Era un’avversaria molto forte – analizza la palleggiatrice Deizi Nika – con l’opposta mancina che ci ha messo in difficoltà e un libero che arrivava ovunque. Sono fra le favorite per i campionati nazionali giovanili e si allenano molto duramente. Sapevamo quindi che sarebbe stata una trasferta difficile e siamo tornate a casa soddisfatte, senza ripensare troppo a quel 11-12 del quinto set in cui siamo state anche vicine a vincere".

Una stagione fin qui positiva? "Sì, tutte le ragazze della rosa hanno qualche momento per mettersi in luce e speriamo di recuperare anche Sara Gabrielli che sta rientrando dall’infortunio. Personalmente sono solo al secondo anno che gioco in questo ruolo e sono molto contenta degli spazi che ho avuto e di come ho cercato di dare il mio contributo". Scelta definitiva? "Sì, ci ho lavorato con Manù Benelli che mi ha allenata al Volley Academy e ha insistito nell’indirizzarmi a questo ruolo e a investire molto tempo anche nel perfezionare la battuta in salto, che adesso è uno dei miei punti di forza".

Marco Ortolani

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